Da settembre valutazione delle scuole.
I prof delle peggiori seguiranno corsi di formazione

 Orizzonte scuola 2.5.2014

red - La Giannini l'ha promesso, ed è uno dei punti del DEF con data di avvio: settembre 2014. Si tratta del sistema di valutazione delle scuole, quello messo a punto dall'ex Ministro Profumo che prevede il tridente formato da: INVALSI, INDIRE e Corpo ispettivo.

Una valutazione che permetterà di avere un giudizio complessivo sulla didattica svolta nella scuola e di individuare i punti carenti.

Come avverrà la valutazione?

La valutazione delle istituzioni scolastiche sarà articolata in 4 fasi:

  1. auto valutazione: 1. Analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili del sistema informativo del ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti dell'elaborazione sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi, oltre ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola; 2. Elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico secondo un quadro di riferimento predisposto dall'Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento;

  2. valutazione esterna: 1. Individuazione delle situazioni da sottoporre a verifica, sulla base di indicatori di efficienza ed efficacia definiti dall'Invalsi; 2. Visite dei nuclei e ridefinizione dei piani di miglioramento in base agli esiti delle analisi effettuate dai nuclei;

  3. azioni di miglioramento: definizione e attuazione degli interventi migliorativi anche con il supporto dell'Indire o attraverso la collaborazione con università, enti di ricerca, suggestioni professionali e culturali;

  4. rendicontazione sociale: pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori dati comparabili, sia di una dimensione di trasparenza sia di una dimensione di condivisione promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza.

In una intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera, il neo presidente dell'Invalsi, Ajello, comunica che dall'Invalsi è tutto pronto per l'avvio della valutazione delle scuole.

 "Non si tratta di un test, in questo caso - ha spiegato la presidente Invalsi - ma di una novità teorica e metodologica: sarà una valutazione complessiva, non soltanto degli apprendimenti, ma delle scuole".

Da risultati partirà un piano di miglioramento e sui punti critici individuati, gli insegnanti "potranno seguire percorsi di formazione rivolgendosi ad associazioni professionali, università, enti; e portare novità nella didattica".