Quota 96 Scuola:
Damiano e Boccia contro il governo,
Renzi e Giannini senza scuse

Pensioni Quota 96 Scuola: Damiano e Boccia premono,
ad elezioni concluse Renzi e Giannini non hanno più scuse.

di Massimo Calamuneri, The Blasting News 26.5.2014

All’indomani delle Elezioni Europee che hanno incoronato Renzi e il Pd si torna infatti a parlare di riforma delle pensioni e vertenze previdenziali, con il caso dei Quota 96 a figurare tra le questioni più urgenti. Se da un lato si registra l’ennesimo appello di Cesare Damiano dall’altro non si può non tornare alle dichiarazioni rilasciate dal ministro Giannini qualche giorno fa, con il numero uno dell’Istruzione ad aver ribadito che il caso pensioni Quota 96 Scuola ‘sarebbe stato affrontato dopo le Elezioni Europee’. Bluff o scenario concreto?

Non è possibile tralasciare l’intervento di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro: ‘Con il Presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, abbiamo inviato nei giorni scorsi una lettera al Premier Matteo Renzi ed ai ministri competenti per sollevare, per l’ennesima volta, il problema di quota 96 degli insegnanti. Abbiamo ricordato l’errore commesso dall’allora ministro Fornero che confuse l’anno solare con quello scolastico, impedendo a molti insegnanti di poter andare in pensione’.

‘In successivi interventi - ha concluso Damiano parlando di pensioni Quota 96 Scuola e revisione del sistema previdenziale - le Commissioni Lavoro e Bilancio della Camera hanno quantificato il numero di lavoratori interessati: si tratta di circa 4.000 persone che potrebbero lasciare il loro impiego ad altrettanti giovani insegnanti. Si tratterebbe di una operazione tutta a saldo positivo. Il tempo stringe se si vuole risolvere il problema, evitando di perdere un altro anno. Anche la copertura finanziaria è stata quantificata: si tratta di circa 400 milioni di euro totali distribuiti nell’arco di alcuni anni. Una cifra a portata di mano per la copertura della quale invitiamo il Governo a dare una risposta tempestiva. Siamo sicuri che il Presidente del Consiglio sia fortemente sensibile al problema e che ci aiuterà a risolverlo’.

Purtroppo di appelli ne sono stati fatti tanti, ma sin qui ogni tentativo si è rivelato infruttuoso; sul caso del pensionamento dei Quota 96 della Scuola si è ormai detto tutto e il contrario di tutto, ma il problema fondamentale resta quello dei fondi necessari a finanziarie la manovra, quei 450 milioni di euro per i quali la categoria ‘combatte’ ormai da due anni.

Alcuni giorni fa il ministro Giannini parlò di soluzione ad Europee concluse, e adesso che la consultazione elettorale si è chiusa né il responsabile dell’Istruzione né il premier Renzi hanno più scuse.

L’esecutivo non è mai stato così forte da quando l’ex sindaco di Firenze è in carica, ecco che una manovra dalla portata tutto sommato limitata come quella di cui si necessiterebbe per chiudere il caso pensioni Quota 96 Scuola non può più attendere.

 

Qui è possibile consultare il testo integrale dell'articolo