L’Italia e l’Europa/3. TuttoscuolaNews, n. 635 26.5.2014 Se le tre emergenze europee indicate nella notizia precedente costituiscono il programma minimo di allineamento dell’Italia all’Europa migliore – quell’Europa “culla dei diritti umani”, tra cui quello all’istruzione, di cui parla Claudio Magris in un formidabile editoriale sul Corriere della Sera di domenica 25 maggio – ci sono altri aspetti dell’edificio scolastico italiano che hanno urgente bisogno di essere ridisegnati. Tuttoscuola li ha individuati nel documento ‘Sei idee per rilanciare la scuola’, tuttora scaricabile dal nostro portale. Li riepiloghiamo. Accanto alle citate tre tematiche (durata della scuola, dispersione, carriera dei docenti) il documento ne tratta altre tre che con essere interagiscono: la rimozione che abbiamo definito ‘chirurgica’ degli sprechi e delle diseconomie con l’ottimizzazione dell’utilizzo delle strutture scolastiche (la ‘scuola aperta’ di pomeriggio e d’estate potrebbe notevolmente concorrere ad abbattere la dispersione), il rafforzamento dell’autonomia, responsabilità e valutabilità delle scuole (tutte, quelle statali e quelle paritarie), e un impegno straordinario per la più ampia digitalizzazione delle scuole, operando in modo da evitare il digital divide (le diverse opportunità di accesso al mondo digitale), fenomeno che si può manifestare in varie forme e livelli: tra le diverse scuole, tra le diverse classi all’inter no di ciascuna scuola, e in fine tra alunni diversi all’interno delle classi. Si tratta di aspetti differenti ma sinergici, ciascuno dei quali aumenta in efficacia se interagisce con gli altri. Prendiamo per esempio il tema della dispersione: sarebbe certamente più facile combatterla con scuole aperte, percorsi più flessibili, insegnanti dedicati, didattica digitalizzata che favorisce la personalizzazione degli itinerari. Le idee ci sono: manca il soggetto politico-sociale capace di tradurle in pratica. |