A Pomezia

Il sindaco M5S e i menu distinti:
dolce solo ai bimbi che pagano di più

di Claudia Voltattorni, Il Corriere della Sera 21.5.2014

ROMA - Stessa scuola, due menu diversi. Uno con dolce, l’altro senza. Chi paga prende la merenda, gli altri no. Succederà per i prossimi tre anni a Pomezia, dove il Comune guidato dal grillino Fabio Fucci ha deciso di fornire due tipi di pasti negli asili e nelle elementari: 460 mila pasti all’anno, di cui la metà a prezzo più alto. Il bando per la gara d’appalto lanciata un mese fa ipotizza una base di 4,40 euro a pasto, 4 se senza dessert. «Cultura discriminatoria dei 5 Stelle - attaccano i senatori pd Valeria Fedeli e Raffaele Ranucci -: si nascondono dietro al governo partecipato ma fanno subire ai bambini l’esperienza più terribile, la disuguaglianza sociale». Tutto falso, replica il sindaco che parla piuttosto di «tempismo elettorale».

E poi spiega: «La scorsa estate, alcuni rappresentanti dei genitori ci hanno chiesto un menu più corposo e uno più leggero, volevano spendere di meno. A me è sembrata una grande discriminazione: vogliamo che tutti abbiano gli stessi piatti». Così l’idea del pasto con o senza dessert: «A pranzo tutti i i bambini mangiano la stessa cosa». È a merenda che qualcuno più fortunato riceverà il dolce. «Ma gli altri - sostiene Fucci - avranno già la merenda da casa, dove è la discriminazione?». Scelta «inaccettabile e incredibile - attacca ancora il Pd - per chi si candida a rappresentare i cittadini in Europa e invece vuole minare la convivenza democratica del Paese». E Sel: «Il sindaco ci ripensi».