Iscrizioni, on line il Focus Miur:
sale la richiesta del tempo pieno,
boom del liceo sportivo

Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 27.5.2014

Resoconto ministeriale sui dai nazionali aggiornati al 7 aprile scorso. Quasi il 70% delle famiglie ha effettuato l'iscrizione on line per conto proprio. Alla primaria le 40 ore settimanali richieste dal 38,9% delle famiglie, più di tutti in Lombardia e Piemonte. Alle superiori sono 537.242 i nuovi arrivati: sale l’interesse per l’indirizzo liceale, ormai ad un passo dal 50% delle preferenze; il più gettonato è sempre lo scientifico (22,7% di iscritti sul totale nazionale), in calo il classico (solo il 6%): calano, invece, le iscrizioni ai Tecnici (-0,4%, ma tengono al Nord) e ai Professionali (-0,5%, ma nel Mezzogiorno l’interesse rimane alto).

Il 27 maggio il ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul proprio sito internet il Focus “Le iscrizioni al primo anno delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado del sistema educativo di istruzione e formazione”: l’approfondimento, realizzato dall’Ufficio statistica del Miur e composto da 13 pagine, fa riferimento ai dati aggiornati al 7 aprile scorso.


Iscrizioni on line: un sondaggio per capire se la strada è giusta

Come per l’anno 2013/2014, le iscrizioni degli alunni alle classi prime delle scuole statali, primarie e secondarie, si sono svolte esclusivamente on line (legge n. 135/2012): il Miur segnala che sono state consegnate via web il 98,9% delle iscrizioni attese: le domande attese erano 1.567.657, le domande di iscrizione on line trasmesse sono state 1.550.266.

Quasi il 70% delle famiglie ha effettuato l'iscrizione on line per conto proprio senza recarsi nelle scuole (68,5% è la media nazionale). In Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna gli utenti che hanno inviato la domanda da casa superano l'80%.

Le iscrizioni on line inserite direttamente dalle famiglie sono state 1.062.016, mentre le domande on line immesse nel sistema per il tramite delle scuole sono state 488.250. Dal sondaggio somministrato alle famiglie, contestualmente all’iscrizione, risulta che il 60% delle famiglie ha trovato il servizio molto vantaggioso in termini di risparmio di tempo.

Iscrizione degli alunni sprovvisti di codice fiscale

Tra le novità intervenute, si richiama quella che ha consentito di inviare la domanda on line anche per gli alunni stranieri sprovvisti di codice fiscale al momento dell’iscrizione. La nuova funzione si basa sulla creazione di un “codice provvisorio” che la scuola interessata dovrà sostituire nel SIDI con il codice fiscale definitivo non appena possibile.

Scuole primarie e secondarie di primo grado: le famiglie scelgono più tempo a scuola

Circa il 57,4 % delle famiglie ha espresso una netta preferenza per l’orario settimanale di 27-30 ore. Solo il 3,7% ha scelto il tempo a 24 ore mentre il tempo pieno risulta l’opzione preferita dal 38,9% delle famiglie. Con tutta evidenza, il tempo scuola a 40 ore settimanali risponde maggiormente alle aspettative educative e alle necessità familiari delle regioni del Nord (58% in Piemonte e 52,9% in Lombardia), mentre il tempo a 27 ore settimanali è preferito dalle famiglie residenti nelle regioni del Mezzogiorno (56,8% in Sicilia e 53,4% in Puglia).

Per la scuola secondaria di primo grado l’orientamento delle famiglie si rivolge principalmente alla tipologia di orario a 30 settimanali (83,9%) mentre l’indirizzo musicale vede un leggero aumento rispetto allo scorso anno (dal 13,5% al 15% delle domande).

Scuole secondarie di secondo grado: una scelta tra istruzione e formazione professionale

Gli studenti che hanno scelto di proseguire il proprio percorso nel sistema di istruzione secondaria superiore sono stati il 95,2% della popolazione attesa, comprendendo in questo valore anche il numero degli iscritti che ha scelto l’offerta sussidiaria integrativa di IeFP (pari al 4,4%). Il restante 4,8% ha scelto di proseguire frequentando esclusivamente i percorsi IeFP: lo 0,9% presso gli istituti Professionali in modalità complementare e il 3,9% presso strutture Formative accreditate dalle Regioni. In ultima analisi, il totale degli studenti che si sono iscritti per un percorso IeFP (in modalità complementare ed integrativa e presso le strutture formative) è pari al 9,2%. GIi studenti che hanno scelto di proseguire la formazione presso le Strutture Formative accreditate dalle Regioni sono 21.529.

Le scelte nell'ambito dell'istruzione: il liceo prima scelta e boom dello sportivo

Sono 537.242 gli studenti che si sono iscritti al primo anno delle superiori e di questi oltre 267.534 hanno scelto un indirizzo liceale (pari al 49,8%), confermando il segno positivo (+0,9 punti percentuali) già fissato nel 2013/14; il 30,8% per un Istituto tecnico; il 19,4% per un Istituto professionale. Calano, invece, le iscrizioni ai Tecnici (-0,4) e ai Professionali (-0,5).

Con 122.140 richieste di iscrizione, il liceo scientifico si conferma l’indirizzo preferito dagli studenti che escono dal primo ciclo d’istruzione (22,7% di iscritti sul totale nazionale). In particolare, piace l’opzione delle Scienze applicate in cui prevale l’area scientifico-tecnologica (scelta dal 6,3% degli studenti), mentre l’indirizzo tradizionale registra un calo nelle scelte degli studenti pari al 0,8 punti percentuali compensato dal grande successo delle sezioni sportive, grande novità per il prossimo anno (4.456 domande). Il liceo Linguistico cresce con un incremento delle preferenze di 0,5 punti percentuali con 47.429 iscritti totali. Il liceo classico con il 6% di richieste, risulta leggermente in flessione (erano il 6,1% lo scorso anno); mentre segnano un piccolo incremento di 0,1 punti percentuali i licei Musicali e il liceo Artistico. In aumento le preferenze per le Scienze Umane: +0,3.

Il liceo piace nel Centro-Sud, il tecnico nel Nord

La percentuale di alunni che sceglie di proseguire gli studi seguendo un indirizzo liceale supera ampiamente la media nazionale (pari al 49,8%) nelle regioni del Centro (55,4%), con punte particolarmente elevate nel Lazio (del 61,0%) e in Umbria (54,6%). Gli Istituti tecnici piacciono di più al Nord, in particolare nelle regioni del Nord-Est (36,4%) dove gli iscritti sono il 37,8% in Veneto e il 37% in Friuli Venezia Giulia; al Nord-Ovest è la Lombardia (34,3%) a superare ampiamente la media nazionale del 30,8% di iscritti. Infine i percorsi professionali nel Mezzogiorno raggiungono in media il 21% di iscrizioni: in particolare la Campania, la Puglia (22,1%) e Basilicata (22,0%) registrano i valori più elevati. Le regioni Emilia Romagna (21,8%) e Marche (21,7%) mostrano una quota di iscritti agli istituti professionali superiore alle rispettive aree geografiche (Tav.6 e Graf.6).

Dalla distribuzione percentuale degli iscritti ai licei per area geografica emerge che nelle regioni del Mezzogiorno uno studente su tre predilige l’indirizzo scientifico. Al Nord invece si evidenzia una preferenza per l’opzione di scienze applicate (16% e 17% rispettivamente nel nord-ovest e nord-est). Gli studenti del Centro si orientano soprattutto per il percorso linguistico (19,6%).

Tecnici e professionali: l'interesse per la pratica

Più di 165.000 ragazzi hanno scelto un Istituto tecnico, il 30,8% del totale nazionale (rispetto al 31,2% dell’anno precedente). In particolare il 12,4% ha preferito il settore economico e il 18,4% il settore tecnologico. Sebbene un alunno su tre opta per questi percorsi, le iscrizioni sono diminuite perdendo 0,4 punti percentuali rispetto allo scorso anno scolastico. Pur rimanendo l’indirizzo dei tecnici preferito dagli studenti, cala l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing (8,6% di iscritti sul totale quest’anno, 9,2% lo scorso anno). Con oltre 25.000 iscritti, l’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni segna un gran successo (4,8% sul totale nazionale). In leggera crescita il Turismo, l’Agraria e la Chimica (3,7%, 1,8% e 2,3% rispettivamente).

Gli Istituti professionali raccolgono il 19,4% delle iscrizioni, in calo di 0,5 punti percentuali rispetto ad un anno fa. Sono la scelta fatta da oltre 104.000 ragazzi. Lo scorso anno c’era stato un calo più netto: -2 punti percentuali. L’Alberghiero conserva il suo primato fra i Professionali, con circa 50.000 domande di iscrizione, il 9,3% del totale nazionale, che posizionano l’indirizzo al secondo posto, dopo lo scientifico, fra i più richiesti in Italia.

In particolare il 4% ha optato per il settore “Industria e Artigianato”, mentre il 14,4% per il settore “Servizi”. Il lieve aumento di iscritti (+0,1 punti percentuali) per l’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” unito a quello per l’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” degli istituti tecnici fa emergere anche quest’anno una predilezione per il settore agroalimentare.

I percorsi IeFP

Analizzando la distribuzione per figura di riferimento relativa alle qualifiche professionali di durata triennale degli studenti Iscritti ai corsi IeFP presso Istituti Professionali in modalità complementare si osserva una maggiore preferenza per l’”Operatore della ristorazione” (21,9%) tuttavia gli studenti dimostrano anche interesse a conseguire la qualifica di “Operatore del benessere”(19,5%) con gli indirizzi “acconciatura” ed “estetica” e di “Operatore meccanico” (10,5%).

Le scelte degli studenti e delle studentesse

Le studentesse che andranno alle superiori il prossimo anno sembrano optare preferibilmente verso gli indirizzi liceali (scelto dal 68% delle studentesse contro il 32% degli studenti) con una particolare propensione ad imparare le scienze umane e le lingue, vuoi moderne vuoi classiche. Gli studenti preferiscono dotarsi di competenze tecnologiche e conoscenze scientifiche ed informatiche e, pertanto, aspirano a frequentare maggiormente gli istituti tecnici per il settore tecnologico (l’83,9% contro il 16,1% delle studentesse) e anche quando scelgono un liceo questo è scientifico e più precisamente con l’opzione “scienze applicate” e di “sezione sportiva”. Anche per i professionali si evidenzia una maggiore scelta da parte dei ragazzi, in particolare la presenza maschile è maggiore nel settore Industria e Artigianato (il 75% contro il 25% delle studentesse).