Un «rammendo» già pieno di buchi
Edilizia scolastica. I
3,7 miliardi promessi dal premier si sono ridotti di Roberto Ciccarelli, il manifesto 1.5.2014 C’era una volta il decreto Irpef che aveva ispirato nobili considerazioni sulla «competitività» e la «giustizia sociale». Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle sue norme con coperture più che ballerine, gli ottomila sindaci che hanno scritto lettere a Matteo Renzi, l’ex collega che ora siede a Palazzo Chigi, hanno capito che i 3,7 miliardi di euro promessi per «rammendare» le scuole con il tocco del senatore a vita Renzo Piano si sono ridotti a 244 milioni divisi tra il 2014 e il 2015, 120 milioni circa all’anno.
Poco meno del 10% rispetto alle meraviglie promesse dal presidente del
consiglio sul rilancio dell’edilizia scolastica più sgangherata e
pericolosa al mondo. Renzi aveva preso alla lettera l’esistenza di
stanziamenti di competenza pari all’incirca a 3 miliardi al punto da
avere iniziato un pellegrinaggio nelle scuole da nord a sud, il
mercoledì, annunciando la buona novella a studenti e insegnanti.
Poi, con la scoperta del patto di stabilità che al momento impedisce
la spesa per investimenti, e con la crescita degli incontri in
agenda su altre riforme, Renzi ha cancellato le visite settimanali
lasciando alla ministra dell’Istruzione Giannini il compito di
spiegare perché le sue promesse non diventano realtà. Nella girandola di annunci e smentite, mentre continua la rimodulazione permanente delle poste in bilancio alla ricerca dell’equazione impossibile, il decreto Irpef e poi le dichiarazioni di Stefania Giannini confermano che il 2014 e il 2015 saranno anni nerissimi per i lavori pubblici. In linea con le previsioni disastrose che il governo ha fatto nel Def: dagli investimenti fissi pubblici si perderanno 1 miliardo e 400 milioni quest’anno, 900 nel 2015. Dal 2011 sono stati tagliati 4,8 miliardi. Il settore è allo stremo, con meno 700 mila occupati e sempre più precari. E i soldi disponibili permetteranno di mettere in ordine tutt’al più i cortili e le aiuole delle scuole.
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