Giannini e Renzi all’unisono:
basta parole, è l’ora di investire sulla scuola

di Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 23.5.2014

Nell’aula bunker dell'Ucciardone a Palermo, nel giorno del 22esimo anniversario della strage di Capaci, il ministro dell'Istruzione: è un esercito di 13 milioni di persone, tra studenti e insegnanti di scuola e università, dalla potenza straordinaria. Ma bisogna dargli quello che non ha avuto in vent'anni: cartucce, tende da campo, possibilità di muoversi. Il premier su cosa farà il governo: dopo aver bene avviato l’edilizia scolastica, siamo ora in condizioni di fare finalmente un grande progetto educativo per valorizzare insegnanti e ruolo dell'educazione
 

"La scuola è un esercito di 13 milioni di persone, tra studenti e insegnanti di scuola e università, un esercito che ha una potenza straordinaria ma bisogna dargli quello che non ha avuto in vent'anni: cartucce, tende da campo, possibilità di muoversi". A sostenerlo, nel suo intervento dell'aula bunker dell'Ucciardone a Palermo, nel giorno del 22esimo anniversario della strage di Capaci, è stato il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini.

Secondo il Ministro è giunta l’ora di dare adeguata attenzione alla scuola non soltanto a parole. "Tutto ciò non è stato fatto, diciamocelo con onestà intellettuale, e quindi va fatto, come stiamo facendo ora, ma andando oltre l'edilizia scolastica".

Quasi in parallelo, negli stessi momenti, a Roma il premier Matteo Renzi illustrava le cose fatte e i passi futuri del governo. Ricordando che sulla scuola il progetto è solo all’inizio. "Ora che ci siamo messi sulla strada buona dell'edilizia scolastica, senza annunciare la riforma della riforma che controriforma, siamo in condizioni di fare finalmente un grande progetto educativo sulla scuola per valorizzare insegnanti e ruolo dell'educazione", ha spiegato il premier.

Insomma, il presidente del Consiglio e il ministro dell’Istruzione sembrano remare dalla stessa parte. Subito dopo le elezioni europee, sarà bene che si passi però ai fatti. Altrimenti a vincere sarà sempre la politica degli annunci. Soprattutto nel corso delle campagne elettorali...