Presidenti cercansi

Pasquale Almirante, La Sicilia 18.5.2014

Il 10 giugno terminano le lezioni in Sicilia e subito dopo inizieranno per le terze della secondaria di primo grado gli esami di licenza che ciascuna scuola può calendarizzare a seconda delle proprie necessità, anche se il 19 giugno è prevista la prova nazionale Invalsi che deve essere svolta lo stesso giorno per tutti. In ogni caso si parte con la prova scritta di italiano (4 ore a disposizione) e il giorno dopo con la prima lingua straniera (3 ore). Tuttavia, siccome in molte scuole si insegna anche una seconda lingua comunitaria, è possibile che a seguire si svolga anche questo compito, benchè la scelta migliore è quella di continuare il giorno dopo.

Sarà assegnato un voto per ciascuna prova. Dopo la prova di matematica ed elementi di scienze e tecnologia (3 ore), articolata su più quesiti predisposti dai docenti, la quarta prova scritta è quella Invalsi (2 ore con 15 minuti di pausa tra l'una e l'altra) che riguarderà italiano e matematica e sarà svolta in tutta Italia lo stesso giorno. Al termine ultimo, il colloquio orale, durante il quale si può discutere di un argomento particolare se si presenta la tesina.

Ma proprio sulle commissioni della secondaria di primo grado, unica per l'intero istituto, si starebbero registrando, a livello di Uffici scolastici provinciali, inghippi, perché pochissimi docenti sono disposti ad accettare l'incarico di presidente. Come mai? Basta guardare la normativa è si trova la risposta. Al presidente di commissione dell'esame di Stato del primo ciclo spetta esclusivamente il trattamento di missione, come modificato dall'art. 1 della legge finanziaria 2005 n. 266, che ha abolito l'indennità di trasferta (diaria) sia intera sia ridotta, qualunque sia la durata della missione sul territorio nazionale. Per suo effetto è stato inoltre abrogato il compenso forfettario pari ad 1/5 dell'indennità di missione, previsto per i dirigenti scolastici e professori.