News pensione: quota96, nuove norme
del trattamento di fine rapporto

Ariella Gibellato, Cervelliamo 19.7.2014

EVOLUZIONE DI UNA STORIA INFINITA

Quindi siamo alla stretta finale per la chiusura della questione Quota96 Scuola, sembrerebbero tutti d'accordo, con le coperture economiche reperite, che 'l'impegno preso non può essere tradito', parole della Ghizzoni, anche se fino ad oggi nessuna sa niente cosa hanno poi deciso dietro a quelle porte serrate, nelle discussioni per ottenere le firme e convertire l'emendamento in legge, il premier Renzi vuole anticipare la Legge di Stabilità ad agosto quindi le firme su quel benedetto documento dovrebbero essere apposte entro entro il 22 luglio, ma, c'è sempre un ma, l'incognita che ancora è tutta da scoprire, è il Trattamento di Fine Rapporto per questi docenti che avrebbero tutto il diritto di andare in pensione senza problemi, e così non è stato grazie ad un errore del famigerato governo Monti, comunque sono trapelate notizie al riguardo, cioè al TFR, vediamo quali sono.

COSA STABILIREBBE LA LEGGE DI STABILITA'

La Legge di stabilità 2014 ha introdotto nuove norme in tema di pagamento dei Trattamenti di fine servizi/Trattamento di fine rapporto dei dipendenti pubblici; le nuove regole (che prevedono versamenti in una, due o 3 rate annuali, a secondo dell'importo spettante) si applicano 'esclusivamente ai pagamenti relativi alle cessazioni dal servizio che decorrono dal 1 gennaio 2014 e con riferimento ai dipendenti che maturano i requisiti per il pensionamento a partire dalla predetta data'.
I Quota96 Scuola hanno già maturato il diritto alla pensione e dovrebbero fruire pertanto della vecchia normativa, che teoricamente, disciplinerebbe un termine di sei mesi con la ricezione di un secondo o terzo importo (al solito la rateizzazione dipende dall'ammontare del TFR) spettante, rispettivamente dopo 12 o 24 mesi dalla decorrenza del diritto di pagamento della prima rata.
Il punto focale è che per ridurre il peso economico della manovra di risoluzione del caso pensioni Quota96 Scuola, il governo Renzi starebbe pensando di applicare un regime 'speciale', in base al quale la liquidazione verrebbe concessa solo al momento della maturazione dei requisiti previsti dalla norma delle legge Fornero e dunque nel 2017 o, 2018; in pratica si arriverebbe a disattendere l'attuale normativa facendo dunque un doppio torto ai 4000 docenti Quota96 Scuola; sarebbe l'ennesima canagliata che il governo Renzi attuerebbe nei confronti di lavoratori che stanno aspettando anche fin da troppi mesi una soluzione al quesito.

TFR IN BILICO PER QUOTA96 SCUOLA GOVERNO RENZI

Il ministro Madia che aveva accennato a questa soluzione mette in pratica un ricatto veramente odioso, non è affatto ragionevole e corretto barattare il proprio pensionamento immediato con un ritardo ingiustificato nel versamento di liquidazione; una cosa è certa, ci farebbe ben sperare che questa proposta non sia stata accolta ma che sia caduta nel vuoto, in quanto, l'on. Marzana di M5S si è opposta decisamente a questo proposta senza se e senza ma.