Nessuna novità da FI

Pasquale Almirante, La Sicilia 20.7.2014

Anche Forza Italia, tramite la sua responsabile nazionale, l'on. Elena Centemero, lancia, dopo il Partito democratico, un proprio "Patto per la scuola", sintetizzabile in tre punti: costo standard, autonomia e parità scolastica. Tuttavia, per quanto ci è possibile capire, non riusciamo a trovare novità che non sia l'introduzione delle opere di Grazia Deledda nel curriculum scolastico.

Incentiviamo l'autonomia, dice Centemero, e basta finanziamenti a pioggia; e infatti da anni leggiamo la stessa cosa da parte di tutti i partiti, mentre per i finanziamenti a pioggia è noto che mancano proprio i soldi, se è vero che nelle scuole la carta igienica si porta da casa. Dice poi che bisogna investire sui docenti, bandendo ogni anno «con regolarità, le procedure di abilitazione, sia con il sistema attuale, sia con una eventuale sua modifica». E se la modifica è "eventuale" vuol dire che le procedure vanno bene e quindi non si capisce dove alberghi il nuovo sancito dal "patto" di Fi.

Contestualmente propone una differenziazione dello "stato giuridico" dei docenti, «articolata in tre livelli: docente iniziale, ordinario ed esperto», che è tale e quale la proposta di legge, elaborata con Manuela Ghizzoni del Pd, di Valentina Aprea; e poi suggerisce «un organo di valutazione professionale che sappia escludere con i mezzi e le tutele opportune coloro che non possono essere definiti insegnanti».

E chi non può essere definito prof, visto che ha svolto un concorso per esserlo? Stessa cosa per l'organo di valutazione: da chi è composto? E per quale fine? E propone pure la valutazione delle scuole, operazione che a settembre, come ha annunciato la ministra Giannini, sarà implementata col "Sistema nazionale di valutazione". Suggerisce però di valutare i dirigenti scolastici. Anche questa non è novità, anzi fa parte dei programmi del Miur, come pure la «certezza dell'azione amministrativa e l'uso esteso dell'informatica», visto che agli esami di stato le prove viaggiano online, come pure tutta la modulistica per le domande.

La vera novità di Fi? La "conoscenza e lo studio della scrittrice Grazia Deledda nelle scuole». E perché non Gaspara Stampa? O Ildegarda di Bingen? Ultima proposta: introdurre la solidarietà col "banco scuola". Ma i libri non dovrebbero essere gratis per gli alunni in difficoltà?