Prove Invalsi: differenze territoriali minori
per la primaria, maggiori per la secondaria

 Tuttoscuola, 10.7.2014

Come ormai tutti gli anni, il Rapporto sulle prove Invalsi presenta i dati dell'Italia e delle singole regioni a distanza di poche settimane dalla fine delle rilevazioni sugli apprendimenti (Italiano e Matematica) condotte dall'INVALSI all'inizio di maggio 2014 (II e V classi della scuola primaria e II classe della scuola secondaria di secondo grado) e il 19 giugno 2014 (III classe della scuola secondaria di primo grado).

I dati contenuti nel rapporto presentano un quadro ricco e variegato in cui si confermano marcate differenze territoriali che tendono ad acuirsi al crescere dei livelli scolastici. A differenza delle rilevazioni precedenti, emergono infatti minori differenze territoriali per la scuola primaria, mentre esse diventano sempre più visibili nel passaggio alla scuola secondaria di primo grado e ancora maggiormente in quella di secondo grado.

Il rapporto, presentato oggi al Miur, è in particolare basato sui risultati di un campione di classi, dove la somministrazione delle prove è seguita in tutte le sue fasi da un osservatore esterno al fine di garantirne una maggiore attendibilità.

Grazie al complesso di innovazioni introdotte in questi ultimi anni volte a migliorare i tempi e la qualità complessiva dei processi di recupero dei risultati delle prove, i risultati sono stati presentati a distanza di 21 e 60 giorni fa, mentre per le indagini internazionali la disponibilità dei risultati era stata di circa 18 mesi.

La restituzione dei risultati a tutte le singole scuole è programmata anche per quest'anno per settembre, così da rendere la lettura degli stessi meglio fruibile per le scuole in autovalutazione ai fini di una riflessione sulla propria programmazione didattica.

In tema di nuove rilevazioni l'INVALSI sta procedendo nel processo di sperimentazione e studio per l'introduzione di una prova universale per l'ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado. Stante l'obiettivo di pervenire a una prova che possa universalmente – su poco meno di 500mila studenti del V anno di scuola secondaria di secondo grado – essere realizzata mediante computer, sta procedendo lo sforzo di costruire una ampia banca di item da cui le prove di ciascun singolo studente possano venire tratte. Tutti gli item in questione, e gli aspetti pratici della loro somministrazione su computer, verranno ulteriormente testati nel corso del prossimo anno scolastico, verificandone l'intrinseca validità ed esaminandone la comparabilità.

Un particolare aspetto in corso di definizione è il grado di differenziazione della prova tra i diversi percorsi scolastici, una differenziazione che, in modo meno marcato, si sta valutando se introdurre già a partire dal prossimo maggio anche per le prove delle classi seconde di secondaria di secondo grado.