Quota 96, misura alla Camera ma è pronto il piano B



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Quota 96, misura alla Camera ma è pronto il piano B



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Quota 96, settimana decisiva alla Camera



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Pensioni Quota 96, Damiano:
il MEF dia parere positivo

Eleonora Accorsi,  Pensioni Oggi, 26.7.2014

Quota 96, piu' vicina la soluzione per i 4mila prof

Il Governo non ha ostacolato la soluzione della vicenda dei lavoratori della scuola che non avevano potuto utilizzare i requisiti pensionistici ante riforma Fornero, perché maturati al 31 agosto 2012 e non al dicembre 2011, in contrasto con l’art. 1 del DPR 351/98 che valuta il servizio in anni scolastici e non solari.
E' stato, infatti, dichiarato ammissibile l’emendamento al DL 90/2014 che consente l’accesso a pensione, con decorrenza dal 1° settembre 2014, ai lavoratori del comparto scuola che hanno maturato i requisiti di accesso a pensione entro l’anno scolastico 2011/2012 secondo le regole previste prima dell’entrata in vigore della riforma Monti-Fornero (i cd. quota 96 della scuola). E' quanto ha dichiarato l'Onorevole Ghizzoni via Twitter.

 

Il testo ora è atteso in Aula per la prima lettura intorno al 28 luglio.

La misura (qui il testo dell'emendamento), come già anticipato da Pensioni Oggi nei giorni scorsi, consente di mantenere le vecchie regole di pensionamento in favore di 4mila docenti che hanno maturato un diritto a pensione entro il 31 Agosto 2012, secondo la disciplina pensionistica vigente sino al 31.12.2011. L'elenco numerico dovrà essere definito dall'Inps applicando un criterio progressivo risultante dalla somma dell'età anagrafica e dell'anzianità contributiva vantata dai singoli richiedente alla data del 31 dicembre 2012. Inoltre, per fare cassa, i termini di pagamento della buonuscita dei 4mila prof verrebbero corrisposti secondo l'attuale disciplina Fornero e quindi a partire da 66 anni e tre mesi per la vecchiaia, 41 anni e sei mesi, se donna e 42 anni e sei mesi, se uomo, per la pensione anticipata. Senza contare, inoltre, che ci sarà una dilatazione ulteriore qualora l'importo lordo complessivo superi i 50mila euro. 



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Quota 96, piu' vicina la soluzione per i 4mila prof

Il Governo non ha ostacolato la soluzione della vicenda dei lavoratori della scuola che non avevano potuto utilizzare i requisiti pensionistici ante riforma Fornero, perché maturati al 31 agosto 2012 e non al dicembre 2011, in contrasto con l’art. 1 del DPR 351/98 che valuta il servizio in anni scolastici e non solari.
E' stato, infatti, dichiarato ammissibile l’emendamento al DL 90/2014 che consente l’accesso a pensione, con decorrenza dal 1° settembre 2014, ai lavoratori del comparto scuola che hanno maturato i requisiti di accesso a pensione entro l’anno scolastico 2011/2012 secondo le regole previste prima dell’entrata in vigore della riforma Monti-Fornero (i cd. quota 96 della scuola). E' quanto ha dichiarato l'Onorevole Ghizzoni via Twitter.

 

Il testo ora è atteso in Aula per la prima lettura intorno al 28 luglio.

La misura (qui il testo dell'emendamento), come già anticipato da Pensioni Oggi nei giorni scorsi, consente di mantenere le vecchie regole di pensionamento in favore di 4mila docenti che hanno maturato un diritto a pensione entro il 31 Agosto 2012, secondo la disciplina pensionistica vigente sino al 31.12.2011. L'elenco numerico dovrà essere definito dall'Inps applicando un criterio progressivo risultante dalla somma dell'età anagrafica e dell'anzianità contributiva vantata dai singoli richiedente alla data del 31 dicembre 2012. Inoltre, per fare cassa, i termini di pagamento della buonuscita dei 4mila prof verrebbero corrisposti secondo l'attuale disciplina Fornero e quindi a partire da 66 anni e tre mesi per la vecchiaia, 41 anni e sei mesi, se donna e 42 anni e sei mesi, se uomo, per la pensione anticipata. Senza contare, inoltre, che ci sarà una dilatazione ulteriore qualora l'importo lordo complessivo superi i 50mila euro. 



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Il Governo non ha ostacolato la soluzione della vicenda dei lavoratori della scuola che non avevano potuto utilizzare i requisiti pensionistici ante riforma Fornero, perché maturati al 31 agosto 2012 e non al dicembre 2011, in contrasto con l’art. 1 del DPR 351/98 che valuta il servizio in anni scolastici e non solari.
E' stato, infatti, dichiarato ammissibile l’emendamento al DL 90/2014 che consente l’accesso a pensione, con decorrenza dal 1° settembre 2014, ai lavoratori del comparto scuola che hanno maturato i requisiti di accesso a pensione entro l’anno scolastico 2011/2012 secondo le regole previste prima dell’entrata in vigore della riforma Monti-Fornero (i cd. quota 96 della scuola). E' quanto ha dichiarato l'Onorevole Ghizzoni via Twitter.

 

Il testo ora è atteso in Aula per la prima lettura intorno al 28 luglio.

La misura (qui il testo dell'emendamento), come già anticipato da Pensioni Oggi nei giorni scorsi, consente di mantenere le vecchie regole di pensionamento in favore di 4mila docenti che hanno maturato un diritto a pensione entro il 31 Agosto 2012, secondo la disciplina pensionistica vigente sino al 31.12.2011. L'elenco numerico dovrà essere definito dall'Inps applicando un criterio progressivo risultante dalla somma dell'età anagrafica e dell'anzianità contributiva vantata dai singoli richiedente alla data del 31 dicembre 2012. Inoltre, per fare cassa, i termini di pagamento della buonuscita dei 4mila prof verrebbero corrisposti secondo l'attuale disciplina Fornero e quindi a partire da 66 anni e tre mesi per la vecchiaia, 41 anni e sei mesi, se donna e 42 anni e sei mesi, se uomo, per la pensione anticipata. Senza contare, inoltre, che ci sarà una dilatazione ulteriore qualora l'importo lordo complessivo superi i 50mila euro. 



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Dopo il risultato ottenuto dal PD all’inizio di luglio con la sesta salvaguardia per gli “esodati”, che ha consentito di mandare in pensione con le vecchie regole altri 32.100 lavoratori, adesso ci siamo concentrati su “Quota 96 della scuola″ degli insegnanti e sulle penalizzazioni all’assegno pensionistico per chi va in pensione prima dei 62 anni.

E' quanto ha dichiarato l'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano in una intervista raccolta dall'Ansa.

"I due emendamenti sulla materia sono passati e rappresentano un successo per il Partito Democratico e per tutto il Parlamento. Sul problema degli insegnanti si è verificata una larga convergenza di forze, di maggioranza e di opposizione, che consentirà a 4.000 lavoratori della scuola, intrappolati dalla “riforma” Fornero per un errore che ha scambiato l’anno scolastico con quello solare, di andare in pensione e di far assumere 4.000 nuovi insegnanti: una bella risposta alla disoccupazione intellettuale dei giovani che dovrebbe piacere al Premier Matteo Renzi". L'emendamento che è stato approvato in Commissione Affari Costituzionali sarà infatti in Aula a Montecitorio da Lunedì per la discussione. Damiano tuttavia ricorda come non si possa ancora cantare piena vittoria in quanto la misura attende il disco verde del MEF: "Ci auguriamo che non giungano ostacoli dal ministero dell’Economia al momento della discussione  in Aula alla Camera".