Scuola, cambia il contratto insegnanti. Anticipazioni della bozza di riforma: settimane da 36 ore LeggiOggi.it, 2.7.2014 Rivoluzione in vista per il contratto degli insegnanti. Mentre gli studenti si godono le meritate vacanze, e gli ultimi orali nelle scuole superiori stanno chiudendo gli esami di maturità, inizia a profilarsi il piano del ministro Giannini per il nuovo anno scolastico in partenza da settembre. E le novità, per i dipendenti – o aspisranti tali – della scuola sembrano davvero sconvolgenti.
Per il momento, sarebbero solo anticipazioni, ma tutto lascia
presagire che, quantomeno, le direttive del governo finiranno nella
prima versione del ddl atteso alle Camere forse già
nelle prossime settimane.
In sintesi, sono due le misure che aprirebbero una nuova era per
l’impiego degli insegnanti nella scuola: le settimane lavorative
passerebbero a 36 ore in cattedra, sostanzialmente
raddoppiando quelle attuali, con le aule aperte fino a sera entro le
22. Fantascienza? Forse, ma da quanto trapela nelle ultime ore, i
sindacati prendono le indiscrezioni pubblicate da alcuni quotidiani
molto sul serio.
Le ulteriori novità che andrebbero a riguardare il lavoro di
professori e maestre, sarà quello di essere obbligati a
recuperare i 22 giorni di scarto tra i 230 stagionali e i
208 dell’anno scolastico nel mese di giugno.
Novità anche per le supplenze: con la riforma Renzi-Giannini, per
ora solo teorica, si dovrebbe ricorrere in maniera massiccia alle
chiamate interne rispetto alle esterne, ben più
dispendiose per il Ministero dell’Istruzione. Novità in vista anche per l’inserimento in ruolo dei tanti ancora in attesa di un posto fisso negli organici della scuola. Priorità sarà quella di svuotare più possibile le graduatorie d’istituto, che ancora vedono parcheggiati oltre 150mila docenti. In aggiunta, verrà previsto un esame per l’abilitazione, propedeutico per accedere ai concorsi a cattedre, con il prossimo appuntamento in programma per la primavera 2015. “È scandaloso - ha notato Rino Di Meglio, coordinatore Gilda Insegnanti - che il cantiere per la scuola messo in piedi dal Miur non abbia coinvolto le organizzazioni sindacali e lo diciamo chiaro e tondo: se quello che la ministra Giannini vuole presentarci è un contratto di autorità, scavalcando i sindacati, da settembre sarà guerra aperta”. |