TFA II ciclo: Ispettore Bruschi chiede procedure omogenee per valutazione dei test contestati Antonio Guerriero, Professionisti Scuola 19.7.2014
L'ispettore del
Miur, Dott. Max Bruschi, sulla sua
pagina facebook interviene sulla vicenda dei test
contestati nelle prove preselettive del TFA II ciclo che si stanno
tenendo in questi giorni con alle prese migliaia di aspiranti
docenti. Nel 2012, l'allora Ministro Profumo, di fronte alle proteste, anche di autorevoli cattedratici, fu costretto a nominare una commissione incaricata di revisionare tutti i test (e in particolare la comprensione del testo - bestia nera del primo test) e per ciascuna classe di concorso fu deciso quali classi di concorso "dare per buone", ribaltando così completamente gli esiti della prova (ci furono classi di concorso con ben 25 risposte date per buone a tutti). In un lungo post, l'ispettore entra nel merito della questione dei test contestati alle prove sottoposte ai candidati, auspicando una soluzione rapida della vicenda che eviti le discussioni e polemiche dello scorso anno che, lo ricordiamo, ebbe una velenosa coda in tribunale che riscrisse più volte gli elenchi degli ammessi alle prove del TFA.
L'Ispettore Bruschi chiede che si metta in atto una procedura omogenea da parte della Commissione che possa evitare il putiferio scatenatosi col I Ciclo TFA. In sostanza nel post si chiede che si riconoscano, nel più breve tempo possibile, errori, se effettivamente presenti e si chiarisca sulle risposte dubbie quale che sia la scelta operata dalla Commissione. Nel suo post, il dott. Bruschi però guarda oltre, chiedendo che si superi finalmente l'incapacità congenita di preparare per tempo le procedure, invitando a fissare fin da subito procedure, scadenze e quant'altro occorra per il prossimo III ciclo TFA. Di seguito il post pubblicato sulla pagina dell'ispettore Max Bruschi: "#tfa II ciclo. Nella procedura ho un ruolo particolare, da "esperto" non decisore, che cerca quanto e come può di risolvere problemi, eliminare magagne, far tesoro dell'esperienza e dare consigli. Ne offro un altro, l'ennesimo, non richiesto. Sostenni già dopo il putiferio scoppiato in occasione delle prove preselettive del I ciclo che, senza adottare una logica di sistema, i problemi si sarebbero riproposti. Ora, al momento, e per le classi sulle quali ho "qualcosa da dire", le prove appaiono meglio calibrate al fine di compiere una prima scrematura. In alcuni casi, gli item sono estremamente semplici, ma mi sembra si sia fatto un buon passo avanti nella distinzione tra item semplici, di media difficoltà e "difficili", la cui risoluzione "fa la differenza" in termini di punteggio.
Detto questo,
diversi item sono stati contestati. Non entro nel merito specifico
(anche se, caso per caso, un'idea me la sono fatta e l'ho
comunicata), ma mi aspetto che, in tempi rapidi e congrui, si metta
in atto una procedura omogenea da parte della Commissione. Vanno
riconosciuti gli errori veri e propri, là ove effettivamente
sussistano; ai dubbi sollevati, tanto nel caso di conferma quanto
nel caso di annullamento, ritengo debbano essere offerte compiute
spiegazioni. Più in generale, sono mortificato e offeso da come
ancora una volta casi di sciatteria nella produzione di item valgano
a giustificare l'ignoranza delle questioni da parte dei candidati.
Sussiste un "dovere morale" di impegno che, a volte, pare essere
venuto meno e rischia di accomunare nella condanna universale chi
invece ha bene operato e chi è stato chiamato a un compito non
semplice di coordinamento tecnico. Refusi nelle date, errori di
ortografia o sintassi, banalizzazioni nelle domande sono offensivi
rispetto alla natura delle prove, chiamate a selezionare futuri
docenti. |