Quota96. A causa loro
lo Stato rischia la bancarotta!

 Orizzonte scuola 31.7.2014

Sì, se la spending review fallirà, sarà colpa dei 4mila lavoratori della scuola ingiustamente bloccati dalla riforma Fornero.

Per una svista, si badi bene, che la stessa Fornero ha ammesso. Fornero autrice, tra l'altro, di una riforma delle pensioni che probabilmente è pure incostituzionale. Almeno secondo quanto afferma la Corte dei Conti ligure.

Oggi si è assistito ad un vero e proprio tiro al docente, al centro di un fuoco incrociato tra coloro che, Cottarelli in testa, sostenevano "l'insostenibilità" dell'uso dei risparmi della spending per aumentare la spesa pubblica e chi ne prendeva le difese.

L'intervento di Cottarelli, badate bene, era molto più articolato ed affrontava un principio, condivisibile o meno è oggetto di opinione. Ma la verità è che da radio a Tv a giornali e lanci di agenzie varie, la scuola è ancora una volta stata fatta oggetto di pesanti critiche.

Questi 4mila docenti (chissà se si arriverà a tale numero) rischiano di diventare il capro espiatorio della banca rotta dello Stato italiano, perché costeranno 35 milioni di euro per l'anno 2014, 105 milioni di euro per l'anno 2015, 101 milioni di euro per l'anno 2016, 94 milioni di euro per l'anno 2017 e 81 milioni di euro per l'anno 2018. Quindi entrerano a regime nella spesa ordinaria.

Tra l'altro c'è da ricordare che questi lavoratori rinunceranno al TFS fino a quando non raggiungeranno i requisiti secondo la riforma Fornero.

In realtà si tratta di cifre ridicole per il bilancio di uno Stato e ciò che ci chiediamo è: se non fossero stati dei docenti?

Non ci risultano, ad esempio, polemiche circa il prepensionamento dei giornalisti: i colleghi delle varie testate non ne hanno fatto menzione. E poi è la scuola ad essere accusata di corporativismo.