Clil. Cosa ci aspetta a settembre?
Orizzonte scuola
14.7.2014
red
- Pubblichiamo il
documento sottoscritto da un gruppo di docenti, che negli ultimi tre
anni hanno frequentato corsi linguistici e corsi di metodologia CLIL.
Contiene una serie di quesiti e richieste rivolti al MIUR e alle
organizzazioni sindacali, inerenti alle problematiche che,
inevitabilmente, nasceranno il prossimo settembre quando
l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera
sarà obbligatorio, così come previsto dalla riforma Gelmini, nelle
classi quinte dei licei e dei tecnici.
L’esigenza di
confronto tra tutti i docenti formati o in formazione ha portato
alla creazione di un
gruppo Facebook “Docenti CLIL” che si spera raccolga sempre più
iscritti.
PREMESSO che noi
Docenti firmatari
-
abbiamo tutti
seguito una formazione CLIL (sia organizzata dai diversi Uffici
Scolastici Regionali che in maniera autonoma)
-
abbiamo
impiegato a questo scopo rilevanti risorse culturali ed
economiche (in molti casi le spese sostenute per il viaggio per
raggiungere le sedi di formazione non sono state rimborsate!);
-
abbiamo
condiviso le problematiche relative all’attuazione, nel prossimo
anno scolastico di un insegnamento in lingua inglese o altra
lingua straniera di una disciplina non linguistica nelle classi
quinte dei licei e dei tecnici (secondo quanto previsto da
DD.PP.RR. attuativi della Riforma della Scuola Secondaria di
secondo grado nn. 88/2010 e 89/2010);
-
abbiamo
maturato una certa esperienza nell’insegnamento CLIL attraverso
attività sperimentate in alcune classi;
-
abbiamo
rilevato nelle singole realtà scolastiche differenti posizioni
rispetto all’attuazione della metodologia CLIL da parte di
Colleghi e Dirigenti Scolastici
PRESENTIAMO ALLA
VOSTRA ATTENZIONE alcune problematiche inerenti all’attuazione
dell’insegnamento CLIL che, per il prossimo anno scolastico, non
possono essere ignorate:
i Docenti già
formati o in via di formazione sono insufficienti a coprire il
fabbisogno per l’attuazione della riforma, (al momento attuale
sembrano infatti mancare 8000 Docenti);
-
la metodologia CLIL prevede un
carico di lavoro aggiuntivo (programmazione delle attività
didattiche e dei materiali più laboriosa poiché non c’è nulla di
preconfezionato) rispetto ad un Collega che insegna la sua
disciplina in lingua madre;
-
l’attuazione della metodologia
CLIL, pur non prevedendo ore di compresenza, non può prescindere
da una programmazione non solo disciplinare ma anche in stretta
collaborazione col Docente di lingua straniera;
-
gli altri docenti e i Dirigenti
Scolastici non sempre sono consapevoli delle difficoltà che
l’attuazione della metodologia CLIL comporta e talvolta non ne
condividono l’attuazione e le finalità;
-
consapevoli che tale metodologia
necessita di una revisione continua della competenza
linguistica, nell’intento di non essere paradossalmente
penalizzati rispetto ai tanti Docenti che non partecipano ad
alcun corso di formazione per gran parte della loro carriera;
CHIEDIAMO:
-
di fornire delle indicazioni
chiare ed univoche ai Dirigenti Scolastici circa la formazione
delle cattedre poiché dalle diverse esperienze è emerso che le
situazioni sono le più disparate: da coloro che ignorano del
tutto il problema a quelli che vorrebbero utilizzare i Docenti
CLIL per coprire tutte le classi con conseguenti cattedre di 6-7
classi CLIL distribuite su più corsi;
-
di far deliberare ai Collegi dei
Docenti le classi destinate al CLIL, considerato che mancano le
risorse e quindi non tutte le classi che dovrebbero usufruire
del CLIL potranno godere di tale insegnamento;
-
di applicare la riforma in maniera
graduale assegnando al massimo ad ogni Docente 2 classi CLIL e
scegliendo delle modalità di insegnamento CLIL a classi
parallele o utilizzando altre risorse con competenze CLIL
presenti nella scuola quali i docenti di sostegno, i docenti d
conversazione;
-
di riconoscere un punteggio di 5
punti (in analogia ad un dottorato di ricerca) per il titolo
CLIL sia nella graduatoria d’Istituto che nelle domande di
trasferimento e un punteggio aggiuntivo di 1 punto per ogni anno
d’insegnamento CLIL. Il docente CLIL dovrebbe avere una
precedenza nelle graduatorie di Istituto e nelle domande di
mobilità.
-
di prevedere un riconoscimento
economico ai Docenti che lavorano secondo la metodologia CLIL,
considerato che il carico di lavoro è, come già evidenziato,
certamente maggiore. Pertanto, chiediamo di assegnare un numero
di ore di attività di progettazione funzionali a quelle
d’insegnamento, proporzionale alle classi assegnate, almeno 3
ore settimanali per classe.
-
di ottenere un rimborso per le
spese sostenute per viaggi studio, acquisti di libri e altro
materiale connesso all’attuazione della metodologia CLIL.