Scuole aperte d’estate? Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 17.6.2014
Nell’istituto
milanese Cadorna si svolgono corsi e un mercato a chilometro zero,
baby sitting e assistenza gratuita per i compiti. Alla Di Donato di
Roma servizi simili vanno avanti da dieci anni. Al Fermi di Mantova
una no-profit gestisce i contributi volontari. Nel Piacentino, al
Cadeo e Pontenure, la biblioteca è per la cittadinanza. Il sostegno
garantito da enti locali, associazioni, sponsor e cittadini. E non è
da tutti. In autunno a Firenze il Forum nazionale scuole aperte. Il modello è Milano, ''il primo Comune in Italia ad aprire un ufficio Scuole Aperte'', ha dichiarato all'Ansa Chiara Bisconti, assessore comunale al Benessere, in occasione della presentazione del progetto. In questo periodo, alla scuola milanese Cadorna le porte sono già aperte dalle ore 7,00 alle ore 18.30 per corsi e un mercato a chilometro zero. A disposizione anche servizi di baby sitting e assistenza gratuita per i compiti, oltre a un campus estivo. L'esperienza milanese non è l'unica in Italia. E le attività proseguono anche per il resto dell’anno, ovviamente sempre dopo che suona l’ultima campanella. C'è, per esempio, l’istituto Di Donato di Roma, aperto ai cittadini da ben dieci anni. C'è l'istituto Fermi di Mantova, che ha visto nascere al suo interno un'associazione no-profit per la gestione dei contributi volontari (circa 200 euro ad alunno). E ancora, nel Piacentino, l'istituto di Cadeo e Pontenure, che ha aperto la biblioteca alla popolazione e ha avviato attività di raccolta fondi e scuola digitale. In autunno potrebbe toccare anche a Firenze, dove è in programma il Forum nazionale scuole aperte. L’obiettivo, per tutte queste realtà, è sempre lo stesso: rafforzare il legame tra gli istituti scolastici e il territorio. Dopo le lezioni, cortili e aule si trasformano in luoghi di attività e incontro per cittadini, associazioni e imprese creative. Certo, occorre il sostegno, non solo morale dei municipi. E non solo. Un sostegno su cui non tutte le realtà, purtroppo, possono contare. E questo non è proprio un particolare… |