Censis/2: Aumenta la sfiducia
tra famiglie e sistemi scolastici

 Tuttoscuola, 26.6.2014

Lo studio del Censis presentato oggi però non si ferma all’analisi dell’incapacità della scuola di essere ascensore sociale e neppure ai soli dati preoccupanti sulla dispersione, ma entra nel dettaglio dei servizi dell’infanzia e dei rapporti tra insegnanti e genitori.

Per quello che riguarda i primi, Il Censis rileva che solo il 55% dei comuni italiani ha attivato servizi per l’infanzia (asili nido e servizi integrativi), arrivando a soddisfare appena il 13,5% dell’utenza potenziale.

Nei comuni capoluogo di regione la domanda insoddisfatta è pari al 35,2%. I comuni con i dati peggiori sono Palermo (71,9%) e Roma (67,3%), mentre sul versante opposto ci sono Torino (che riesce a soddisfare l’intera domanda effettiva) e Milano (solo il 4,9% di domanda insoddisfatta). Problemi organizzativi, carenza di posti disponibili, scarsità di risorse finanziarie, aumento dei costi da sostenere per rette e servizi di mensa, necessità di supplire ai bisogni quotidiani di materiali didattici e non finiscono per incrinare il rapporto fiduciario tra famiglie e sistema scolastico.

Questa sfiducia secondo il Censis trova conferma nell’aumento dei ricorsi al Tar nel settore dell’istruzione. Nel 2012 sono stati depositati 1.558 procedimenti amministrativi, con un incremento del 17,1% rispetto all’anno precedente. Solo il 10% dei genitori partecipa alle elezioni degli organi collegiali. Il 33,5% dei dirigenti scolastici lamenta che nel proprio istituto l’atteggiamento ormai prevalente tra il personale è la demotivazione e la sfiducia, mentre il 24,6% sottolinea che l’atteggiamento collaborativo da parte delle famiglie è diminuito in maniera significativa.