Riforma pensioni Renzi:
sistema contributivo 57 anni donne e uomini
in discussione e prestito pensionistico

In pensione prima a 57 anni con sistema contributivo o con prestito pensionistico Apa del ministro Poletti: al via da oggi le discussioni su modifiche pensioni

di Marcello Tansini, webmasterpoint 26.6.2014

Oggi pomeriggio, martedì 24 giugno, si torna a parlare di possibili modifiche al sistema pensionistico, discussione che proseguirà anche domani, 25 giugno. Diverse le discussioni e le proposte che precedono l’arrivo del testo unico di legge sugli esodati in programma lunedì prossimo 30 giugno. Tra le diverse ipotesi allo studio anche quella di un sistema contributivo, ma non solo per le donne, sarebbe esteso anche agli uomini, come confermato anche da ItaliaOggi. Il sistema permetterebbe a uomini e donne di andare in pensione a 57 anni e 35 di contributi.

Il testo unificato sugli esodati non prevede un abbassamento dell'età pensionabile e, dopo il voto in commissione Lavoro già tra domani, mercoledì 25 giugno e giovedì 26 giugno, approderà in Aula il 30 giugno. Intanto, il presidente della commissione Cesare Damiano ha ribadito al governo la necessità di fare in fretta per risolvere le situazioni di esodati e Quota 96 scuola, prima che esplodano come vere e proprie questione sociali, creando un’emergenza ben più grande di quella attuale.

Ma non mancherà l’idea del prestito pensionistico, come confermava l'Unità la settimana scorsa, come ha ribadito il ministro del Lavoro Poletti. Si pensa che questo sistema, Apa (assegno di pensione anticipata), oggi possa essere la migliore soluzione per una pensione anticipata, di qualche anno, 3 o 4. Poletti aveva annunciato tempo fa: “Stiamo lavorando a una soluzione strutturale per gli esodati”. E arriva di nuovo il prestito pensionistico Apa, che dovrebbe rimanere sperimentale fino al 2017, via sperimentale fino al 31 dicembre 2017, è che prevede la possibilità di percepire un assegno anticipato fino alla maturazione dei requisiti di pensione di vecchiaia.

Una volta maturata la pensione effettiva, la cifra percepita, che dovrebbe essere di circa 760 euro al mese, in base alla tipologia di lavoratore e impiego, verrà restituita con piccole decurtazioni sull’assegno finale, che saranno però solo di qualche decina di euro, circa 50, 70 euro al mese. L’Apa permette di andare in pensione prima rispetto agli attuali 66 ani fissati, a 63 anni e tre mesi di età e anzianità di 36 anni oppure a 62 anni e tre mesi di età e anzianità di 37 anni, sia per dipendenti uomini che donne.