Disabili e scuola, quando i tagli
al sostegno sono fuorilegge

Da quasi 40 anni l’Italia ha una delle legislazioni più avanzate al mondo in tema
di inclusione scolastica dei disabili. Peccato però che abbia smesso di applicarla

di Giuliano Marrucci, Il Corriere della Sera scuola 16.6.2014

In Italia un ragazzo disabile, per quanto grave, ha comunque il diritto di andare a scuola assieme ai suoi coetanei. Lo prevede una legge dell'ormai lontano 1977, tramite la quale in Italia si decise di andare oltre il concetto di classi speciali separate per puntare tutto sull'inclusione. A garantire questo diritto ogni giorno ci sono decine di migliaia di insegnanti di sostegno che lavorano, quasi sempre da precari, nelle scuole di ogni grado.

A stabilire a quante ore di sostegno abbia diritto il singolo ragazzo è un documento ufficiale redatto assieme da insegnanti, genitori ed educatori. Peccato che poi le ore di sostegno effettivamente riconosciute siano sempre di molto inferiori a quelle richieste. Una forzatura dettata dalla logica dei tagli lineari, ma che sempre più genitori e organizzazioni sindacali si sono convinti sia del tutto illegale.

Ecco allora che nell'ultimo anno si sono moltiplicati i casi di ricorso al TAR. Siamo a oltre 40 nelle sole province di Pisa e Lucca, tutti immancabilmente vinti. Una magra consolazione per i ragazzi e le loro famiglie, visto che ormai l'anno scolastico è finito.E lo Stato cosa pensa di fare per il prossimo anno?