Maturità, caccia ai temi

Pasquale Almirante, La Sicilia 8.6.2014

Come ogni rito che si rispetti, anche quest'anno, in vista degli esami di Stato delle secondarie di secondo grado, è partito il tototema, la ricerca cioè per sapere in anticipo il titolo del tema oggetto delle due prove scritte. Oltre a studiare gli anniversari del 2014, i ragazzi, magari con la complicità dei professori, cercano avvenimenti singolari che possano giustificare da parte del Miur un argomento rispetto a un altro, e che vanno da Renzi ai migranti, dall'Europa al Papa. Una ricerca affannosa all'interno della quale c'è sempre qualcuno che ne sa più degli altri, un guro che, magari millantando conoscenze particolari, sibila certezze che però nel corso di decenni si sono sempre dimostrate infondate. E proprio sulla base delle dicerie di questi untori improvvisati, il più delle volte in "briosa" fede, qualcuno ha voluto capire bene da dove e come nascono le prove, chi propone e chi le sceglie e quando.

A spiegare nel dettaglio la genesi di una traccia è un ispettore del ministero dell'Istruzione, il quale dice subito che viene costituito una sorta di pool di esperti, seri e fidati, composto da decine tra docenti universitari, professori e dirigenti scolastici, da lui coordinati, col compito preciso di trovare argomenti adatti agli esami di fine corso di studio e per tutte le tipologie di istituti. Ma non solo, afferma pure che questo drappello inizia a lavorare già a fine novembre, cosicché »verso febbraio escono le prime produzioni e poi si va anche molto avanti», ma può pure succedere che il plico con le tracce venga chiuso perfino ad aprile. Chi però ha l'ultima parola nella scelta definitiva, all'interno delle proposte presentate, è il ministro in persona e per quest'anno toccherà a Stefania Giannini condizionare la promozione di tanti ragazzi. Pronostici quindi e studi sulle statistiche appaiono esercitazioni scaramantiche. Ma l'ispettore smentisce pure un altro luogo comune, quello secondo il quale il Miur, appena avrebbe sentore dell'individuazione della la traccia, possa cambiarla anche qualche ora prima dell'inizio della prova. E per finire, e per togliere qualsiasi dubbio sull'inefficacia di talune previsioni, l'ispettore afferma: «E' impossibile che qualcuno conosca i contenuti del plico prima che vengano aperte le buste»: infatti le indiscrezioni escono sempre dopo l'avvio delle prove.