Invalsi e terza media.
Un assist per il ministro Giannini

inviato da Vincenzo Pascuzzi, 11.6.2014

 

Sensate, ovvie e da condividere le osservazioni e le considerazioni del preside Giuseppe Santoli. Ma a viale Trastevere – sembra – non tengono in considerazione le opinioni di docenti e presidi che la scuola la vivono quotidianamente. Preferiscono fare riferimento a una scuola di comodo, raccontata, rappresentata, virtuale che però non esiste, se non nelle loro carte e nelle loro immaginazioni!

Non si spiegano altrimenti cantonate e omissioni strategiche. In particolare, risultano incomprensibili le ostinazioni e il perseverare con gli odiati e inutili test Invalsi, perfino all’esame di terza media. Perciò, mi permetto e azzardo una proposta per il ministro in carica, la “secchiona” Stefania Giannini.

Vista la situazione e le richieste concordi provenienti da più parti, provi almeno a neutralizzare gli effetti negativi possibili dell’Invalsi agli esami di terza media. Basterebbe un D.M. che renda non obbligatoria ma solo facoltativa la prova Invalsi e-o ne annulli gli effetti se i risultati penalizzano la votazione finale degli studenti.

Così si restituirebbe serenità alle scuole e agli studenti, Giannini recupererebbe in immagine dopo l’umiliazione delle europee. Del resto, è bastato un semplice D.M. “notturno” (inaspettato e contestatissimo), il n. 356 del 23 maggio 2014, h. 23.30 per prorogare le graduatorie del concorso ordinario ddg 82-2012. Il D.M. che stoppi gli Invalsi come detto, invece, verrebbe accolto con sollievo da tutti.