Al via l’apprendistato in azienda
La Tecnica della Scuola 4.6.2014
Il periodo on the job sarà riconosciuto come
credito per la Maturità
“L'apprendistato
a scuola consentirà ai nostri giovani di affrontare con le giuste
competenze “Questo provvedimento” -sottolinea il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti- “è un’altra testimonianza dell’impegno del governo per favorire nuove opportunità di ingresso nel mercato del lavoro dei giovani, assicurando loro un’adeguata qualificazione professionale ed una valorizzazione delle competenze. Così come per il piano nazionale Garanzia Giovani, che ad un mese dall’avvio registra già una larga adesione da parte dei destinatari, per il pieno successo di questo nuovo strumento sarà determinante il ruolo delle imprese. Per questo le invitiamo a fare la loro parte, a dare un contributo attivo per aiutare i giovani e costruire il futuro del paese”.
I Ministeri
dell'Istruzione, del Lavoro e dell'Economia hanno trovato l'intesa
sui principi che apriranno le porte delle aziende agli studenti,
singolarmente o coinvolgendo l'intera classe. Prima di arrivare alla
Convenzione con la singola scuola, l'azienda interessata
sottoscriverà un Protocollo d'intesa con Ogni studente-apprendista sarà accompagnato da un “piano formativo personalizzato”, che esplicita il percorso di studio e di lavoro, e da un sistema tutoriale che vede congiuntamente impegnati il tutor aziendale, designato dall'impresa, e il tutor scolastico, individuato tra gli insegnanti del Consiglio di classe in possesso di competenze adeguate. Per agevolare il loro compito sono previste specifiche attività formative, anche congiunte, a carico dell'impresa. Notevoli gli spazi di flessibilità a disposizione delle scuole: per l'interazione tra apprendimento in aula ed esperienza di lavoro potranno utilizzare fino al 35% dell'orario annuale delle lezioni. Per gli Istituti tecnici e professionali si tratta, ad esempio, di un massimo di 369 ore su 1.056, ovvero di margini di autonomia nettamente superiori rispetto a quelli di cui le istituzioni scolastiche dispongono solitamente per organizzare la propria offerta formativa ‘libera’.
È un segnale
della rilevanza che l'amministrazione scolastica attribuisce a
questa sperimentazione. I periodi di apprendistato (on the job) sono
valutati e certificati e valgono come crediti ai fini
dell'ammissione all'Esame di Stato. Per la predisposizione della
terza prova scritta la Commissione d'Esame dovrà tener conto dello
specifico percorso sperimentale seguito dagli allievi e potrà
avvalersi della presenza del tutor aziendale come esperto, senza
oneri per la finanza pubblica. A breve partiranno le attività
informative per le famiglie e gli studenti delle scuole aderenti al
programma sperimentale affinché possano partecipare con
consapevolezza alle selezioni. La firma del decreto si inserisce fra
le attività che |