La proposta del governo
Pa, la bozza della riforma: Il provvedimento sarà venerdì al consiglio dei ministri: stop a incarichi dirigenziali per chi è in pensione. Mobilità obbligatoria fino a 100 chilometri dalla sede di lavoro. Il Corriere della Sera, 11.6.2014
Dalla mobilità obbligatoria ai tagli dei permessi sindacali, passando
per la possibilità di esuberi e il blocco degli incarichi
dirigenziali per chi è in pensione. Ecco la bozza della riforma allo
studio del governo. Il testo sarà discusso nella riunione di venerdì
del consiglio dei ministri.
In caso di riorganizzazioni di uffici che comportino esuberi le
amministrazioni sono tenute ad informare i sindacati. Dopo 30
giorni, in assenza di criteri condivisi per la gestione della
mobilità, la Pa procede alla risoluzione unilaterale dei rapporti di
lavoro di chi è pensionabile entro due anni, corrisponendo la
pensione.
Distacchi, aspettative e permessi sindacali sono ridotti del 50% per
ogni organizzazione sindacale. È quanto prevede la bozza di riforma
della Pubblica amministrazione. Il provvedimento ha effetto dal 1
agosto 2014.
I dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assenso in un
posto di lavoro diverso purchè sia nell’arco di 100 chilometri. La
bozza sottolinea che entro 50 chilometri le diverse sedi sono
considerate «stessa unità produttiva» mentre tra 50 e 100 Km devono
esserci esigenze organizzative e produttive.
Le pubbliche amministrazioni non potranno dare a «soggetti collocati
in quiescenza», ovvero in pensione, incarichi dirigenziali o cariche
in organi delle amministrazioni.
I dipendenti pubblici «in disponibilità» (collocati in mobilità a
seguito di rilevazioni di eccedenze) possono presentare richiesta di
ricollocazione «in via subordinata, in una qualifica o in posizione
economica inferiore», per ampliare le occasioni di ricollocazione.
Si riapre il turn over nella Pubblica amministrazione. Ma sarà
calcolato in base alla spesa: fino al 20% di quella relativa al
personale di ruolo cessato nell’anno precedente: la quota sale
progressivamente fino al 100% nel 2018.
Sono unificate le scuole di formazione della Pubblica amministrazione.
Resiste solo la Scuola nazionale dell’amministrazione che accorpa le
funzione delle altre, che vengono soppresse.
Paletti in vista per il rinnovo degli incarichi per i componenti di
tutte le Autorità indipendenti. I membri delle Authority infatti,
«non possono essere nuovamente nominati componenti di una autorità
indipendente, a pena decadenza, per un periodo pari alla durata
legale dell’incarico precedentemente ricoperto». Per i dirigenti di
Bankitalia, della Consob e per l’Ivass, «nei tre anni successivi
alla cessazione dell’incarico non possono intrattenere, direttamente
o indirettamente, rapporti di collaborazione consulenza o impiego
con soggetti pubblici e privati operanti nei settori di competenza».
Stretta in arrivo sugli appalti pubblici. Nel caso della verifica
della mancanza dei requisiti necessari per partecipare alla gara
l’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici, oltre all’esclusione
del concorrente dalla gara e l’escussione della cauzione «dispone la
sospensione da uno a tre anni dalla partecipazione» alle gare
pubbliche. La bozza chiarisce che queste disposizioni si applicano
solo ai bandi di gara «pubblicati successivamente alla data di
conversione in legge» del decreto. Quindi sono fatti salvi Expo e
Mose.
Gli importi annuali delle tasse automobilistiche possono essere
incrementati per il solo 2015 sino ad un massimo del 12%. Inoltre in
arrivo la carta unica del veicolo nella quale saranno annotati i
dati relativi alla proprietà. A rilasciarlo il ministero delle
Infrastrutture a cui è conferita anche la vigilanza e il controllo
dell’attività svolta dal pubblico registro automobilistico. Al Mit,
inoltre, è concessa una deroga al blocco del turn over, con cui
potrà assumere 150 lavoratori di cui almeno l’80% con profilo
tecnico ingegneristico. Non sarà possibile restare nella Pa dopo l’età di pensionamento oltre il 31 ottobre. Sono «fatti salvi» quelli in essere «fino al 31 ottobre 2014». Quelli «non ancora efficaci alla data di entrata in vigore» del dl «sono revocati». |