Piano trasparenza:
tutto rinviato al 31 agosto

di R.P. La Tecnica della Scuola 29.1.2014

Le scuole avrebbero dovuto adottarlo entro il 31 gennaio. In zona Cesarini il Ministero ha concesso una proroga di 7 mesi. Per il Piano anticorruzione, invece, nessun obbligo dovrebbe gravare sulle scuole.


Sulla questione del Piano Trasparenza e del Piano Anticorruzione c’è finalmente qualche schiarita.

Dalla riunione svoltasi nella mattinata del 29 gennaio presso il Ministero, presenti le organizzazioni sindacali dell’area V, sono arrivati segnali di distensione.

Innanzitutto la scadenza fissata dal Piano Trasparenza è stata spostata al 31 agosto: le scuole avranno quindi tempo fino a quella data per provvedere agli adempimenti previsti dalla norma (creazione di una apposita sezione nel sito WEB istituzionale con la pubblicazione di una quantità non indifferente di dati e materiali).

I funzionari del Miur hanno chiarito che l'ANAC (Autorità nazionale per l’anti-corruzione) non considera derogabile il contenuto letterale delle disposizioni di cui al d.lgs. 33/2013 e ritiene che ogni scuola dovrebbe provvedere alla relativa redazione e approvazione, con conseguente attribuzione della funzione di Responsabile per la Trasparenza al dirigente scolastico.

Il Ministero, stando a quanto reso noto dall’ANP, si è impegnato anche ad elaborare e a diffondere un modello per facilitare la redazione del Piano da parte delle istituzioni scolastiche.

Per quanto concerne il Piano anticorruzione è stata accolta la tesi che l’ANP sostiene da tempo: le scuole non hanno alcun obbligo, mentre l’incarico di responsabile del Piano deve intendersi assunto dal dirigente dell’Ambito territoriale.