Una bidella ogni 240 alunni:
scuole troppo sporche, genitori infuriati

In tutta la provincia di Venezia esplode la protesta:
in alcune classi bambini tenuti a casa per la sporcizia

 Il Gazzettino, 9.1.2014

VENEZIA - Taglio drastico alle ore del personale addetto alle pulizie e scuole "sporche": i genitori non ci stanno e in forma autonoma o organizzata stanno cominciando a mettere in atto azioni di protesta più o meno plateali.

Come ad esempio alla primaria Goldoni di via Cicci a Spinea dove ieri mattina una decina di alunni sono tornati a casa con mamma e papà perché aule e bagni non erano stati lavati e disinfettati. «Può sembrare un’azione clamorosa ed esagerata - spiega una delle mamme coinvolte - ma non possiamo accettare che ci sia una sola bidella per 240 alunni su due piani e che la situazione preannunciata lo scorso giugno, non sia stata affrontata per tempo, esponendo i nostri figli a rischi sia sul fronte igienico che su quello della sicurezza. La scuola è un servizi pubblico e un diritto e va garantito in maniera adeguata e a termini di legge. Abbiamo chiesto un incontro con la dirigente e contattato l’Asl 13. In questo modo è in pericolo anche il tempo pieno».

Non nasconde la preoccupazione nemmeno Lucia Veccia, presidente del Comitato genitori del Circolo Spinea 1, che sottolinea: «Il disagio è a livello nazionale creato dal Ministero che ha imposto riduzioni che di fatto si traducono nell’assenza di servizi necessari. Di questo passo oltre a tinteggiare le classi, alle famiglie verrà chiesto pure di pulire? E allora che senso ha pagare le tasse? Alla fine a rimetterci sono i bambini e il loro sacrosanto diritto allo studio».

Sul piede di guerra anche numerosi genitori delle scuole di Mestre. I più agguerriti quelli del circolo comprensivo Colombo di Chirignago, che raggruppa le due scuole dell’infanzia Munari e Zavrel, le tre elementari Santa Barbara, Colombo e Povoledo e la media Calamandrei. Ieri i rappresentanti di istituto sono andati a fare un sopralluogo ed hanno trovato situazioni igieniche al limite, specie per i bambini dell’asilo. Tanto che oggi chiedono l’intervento dell’ufficio igiene dell’Ulss 12.

«La vecchia ditta ha smesso di lavorare il 20 dicembre e al ritorno dalle vacanze abbiamo trovato la gestione di Manutencoop - spiega Nicola Bon responsabile del comitato genitori della Colombo e rappresentante d’istituto del comprensivo che raccoglie mille e cento studenti - così non sono state fatte le pulizie durante le vacanze e al rientro i bambini hanno trovato una situazione indecente. Non solo, ieri si sono presentate le nuove donne delle pulizie, ma non avevano gli strumenti: mancavano scope, secchi e detersivi».

Qualcosa stanno facendo i bidelli che però sono pochissimi e devono pure fare sorveglianza. Quindi loro, pur mettendoci la buona volontà, riescono a malapena a dare una passata ai bagni. E in prospettiva la situazione non è destinata a cambiare, considerato che nella sola "Colombo" - un plesso con due mense, undici classi, otto tra laboratori e aule speciali, una biblioteca, tre bagni e una palestra - le ore di pulizia alla settimana sono passate da 76 a 24 nell’arco di pochi anni.

L’alzata di scudi ha coinvolto pure i genitori dei ragazzini che frequentano l’istituto comprensivo "Baseggio" di Marghera e le scuole di Mira e qui a muoversi sono i docenti. «Domani mattina, (oggi ndr) informeremo l'Asl 13 affinché verifichi l'idoneità dei locali scolastici - hanno comunicato ai genitori i docenti delle scuole primarie di Mira - i plessi scolastici sono sporchi a causa della riduzione dell'orario del personale addetto alle pulizie».

I deputati Gianluca Vacca e Simone Valente, membri della commissione Cultura, Scienza e Istruzione, domani saranno presso una scuola di Mira dove, alle 12, si terrà una conferenza sul tema delle pulizia nelle scuole. I due parlamentari interverranno per raccontare la situazione di degrado e precarietà rispetto alle esternalizzazioni delle pulizie nelle scuole. Da parte sua il M5S ha ha una sua proposta che potrebbe garantire risparmio, tutela del servizio e dei lavoratori.