Carrozza: “Importante la Costituente,
ma temo per il clima politico”

di Lucio Ficara, La Tecnica della Scuola 14.1.2014

Il clima è quello delle grandi occasioni, al liceo “Vinci” di Reggio Calabria: tutto è stato organizzato nei minimi particolari per l’evento della visita del Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. Si tratta della prima scuola pubblica che il responsabile del Miur visita ufficialmente da quando si è insediata al dicastero di viale Trastevere.


Durante la sua visita l'on. Maria Chiara Carrozza ha trovato una scuola viva, piena di entusiasmo e ricca di idee progettuali. Nell’occasione il ministro dopo avere assistito alla presentazione del libro “Ad alta quota” di Lella Golfo, con la prefazione di Antonio Catricalà viceministro al Ministero dello sviluppo economico, a cura degli studenti del liceo, ha voluto incontrare i dirigenti scolastici delle 400 scuole calabresi. Durante questo incontro che si è svolto sempre in un clima disteso e tranquillo, con la presenza del coro del liceo “Vinci", abbiamo notato un Ministro pensieroso che ha voluto tracciare alcune linee importanti dello stato dell’arte della scuola italiana in un momento politico molto difficile, dove si parla di tutto tranne delle cose importanti che riguardano la scuola e il suo futuro. Il ministro ha messo al centro del suo discorso la Costituente della scuola, rassicurando che al Miur si sta lavorando seriamente e con grande professionalità per garantire una grande consultazione pubblica, dove sono invitati a partecipare tutti gli uffici scolastici regionali e tanti dirigenti scolastici.

Sibillino ci è sembrato in particolare modo un passaggio del discorso del Ministro. Si tratta del passaggio in cui il ministro Carrozza dice di aspettarsi tanto dalla Costituente per la scuola, ma poi afferma se il clima politico lo consentirà e se noi sapremo anche creare la giusta attenzione ai contenuti, la scuola dovrà per il prossimo futuro stare al centro della politica e al centro dei programmi politici di qualsiasi partito. Cosa avrà voluto dire il ministro Carrozza, con quel passaggio dove afferma: “se il clima politico lo consentirà”? La risposta che ci siamo dati é strettamente legata ai problemi di rimpasto che il governo Letta potrebbe subire, a causa di un clima politico difficile e complesso.

Tuttavia il ministro Carrozza rivendica con convinzione la strada intrapresa della Costituente per la scuola, che ci tiene a sottolineare non si tratta come alcuni dicono di una consultazione on line.

Il responsabile del Miur afferma anche di comprendere benissimo il rischio che corre, aprendo questa forma di coinvolgimento dal basso, per attuare una riforma il più condivisa possibile. Il Ministro dell’Istruzione afferma che dobbiamo avere il coraggio di affrontare alcuni problemi che sono da troppo tempo divisivi. La Costituente serve a trovare un unione d’intenti e a scegliere quale scuola vogliamo per il futuro del nostro Paese.

Ci dobbiamo porre delle domande, afferma ancora la Carrozza, del tipo spendiamo troppo per studente o spendiamo troppo poco?

Quale materie dobbiamo cambiare e quali nuove materie dobbiamo inserire nei vari ordinamenti della nostra scuola? Nella scuola c’è troppa autonomia o ce ne è troppa poca? In buona sostanza prosegue il Ministro dell’istruzione la riforma che faremo non sarà calata dall’alto, ma proverrà dal basso. Nel discorso fatto davanti alla platea di circa un centinaio di dirigenti scolastici calabresi, il Ministro Carrozza ha affermato che la qualità della scuola italiana passa molto dalla qualità dei dirigenti scolastici. Se un dirigente scolastico è di qualità e sa gestire ed amministrare bene, la scuola che dirigerà sarà una scuola di qualità. L’idea che abbiamo avuto da questo incontro con il Ministro dell’Istruzione Carrozza, in un clima accogliente e festoso come quello in cui è stato ricevuto, è quella di un Ministro preoccupato per il difficile clima politico, ma determinato a portare avanti la sua creatura, la "Costituente per la scuola”.