Registro elettronico
fa perdere tempo in classe

di P.A. La Tecnica della Scuola 9.1.2014

Un docente di Fisica all’Istituto Boselli-Alberti di Savona, e coordinatore per l’utilizzo del nuovo strumento, è fra i primi a denunciare i problemi del registro dell’era 2.0.


Una voce fra le tante, scrive La Stampa, che si somma a quelle dei genitori che nella pausa natalizia, magari con un po’ più di tempo da passare coi figli, si sono accorti di non aver mai ricevuto la password e di essere ancora lontani dall’innovazione disegnata e indicata dal ministero per il sistema scolastico.

Dice il docente: “Ci stiamo accingendo ad affrontare gli scrutini del primo quadrimestre in una situazione che è veramente esasperante in classe. Spesso è difficile riuscire anche solo a firmare il registro, non parliamo di segnare assenze o voti, a ottobre abbiamo dovuto comprare dei registri cartacei per le assenze e per i voti dobbiamo arrangiarci con le agende o con computer personali”.

In più sottolinea che ogni scuola si è rivolta a ditte private per installare il software. Docenti che insegnano in scuole diverse, quindi, possono trovarsi alle prese con sistemi diversi e ognuno funziona in maniera differente.