Invalsi: manca poco al rinnovo della presidenza. Carrozza: “Deciderò senza pressioni”

di da Diretta News.it, 4.1.2014

Manca poco all’elezione del nuovo presidente dell’Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione. Entro il 7 gennaio prossimo dovranno essere consegnate, secondo le scadenze prestabilite, le candidature per la presidenza dell’istituto che in questi ultimi anni è stato al centro di numerose polemiche per le proteste contro i test – i cosiddetti “test invalsi”, appunto – che vengono somministrati annualmente agli studenti italiani per valutare livello della preparazione e grado di apprendimento.

A scegliere tra coloro che proporranno il proprio nome inviando uno scritto di circa dodicimila battute con cui ogni candidato è tenuto ad illustrare un progetto di rinnovamento, sarà il Ministero dell’Istruzione, nella figura della ministra Maria Chiara Carrozza. La stessa ministra oggi ha lanciato un cinguettio su Twitter con cui ha risposto con queste parole a un articolo pubblicato sul Corriere Della Sera: “Deciderò senza subire pressioni nell’esclusivo interesse della scuola italiana, niente nomi please, è presto!”.

Il Corriere aveva citato, in relazione alla questione rinnovo dell’Invalsi, la petizione online che è stata sottoscritta da alcuni accademici e con la quale si chiede una presidenza che elabori sistemi di valutazione che siano quanto più possibili trasparenti ed affidabili, che porti avanti una linea coerente derivata dall’intenso dialogo interno al mondo della scuola sul complesso tema della valutazione.

La petizione, che si può leggere all’interno del sito firmiamo.it, recita: ” Non siamo in presenza di un “algido” concorso di idee, quanto della necessità di dare certezze, affidabilità, trasparenza alle procedure di valutazione, evidenziando così a docenti, dirigenti, studenti e genitori che non si è lavorato inutilmente, sprecando tempo, energie e finanziamenti, ma che l’obiettivo è e rimane quello di migliorare le pratiche valutative, di riconfigurare il loro “senso”, di assicurare il massimo di partecipazione a questa impresa. Si fa una buona valutazione non “contro”, ma “con” e “per” la scuola, in uno spirito di reciproca sincerità di intenti tra le scuole ed il sistema nazionale di valutazione. Per questi scopi riportiamo di seguito alcuni passaggi (per noi) ineludibili, che dovrebbero figurare in qualsiasi disegno strategico sullo sviluppo dell’Invalsi. 1. Una valutazione per conoscere e migliorare. 2. Valorizzare la dimensione formativa della valutazione. 3. L’uso delle prove Invalsi per le scuole. 4. La comparazione e la rendicontazione con valore sociale. 5. Mettere in gioco i processi, i contesti, le professionalità. 6. Il Regolamento del SNV va attuato con saggezza. 7. L’autonomia, la terzietà e la affidabilità dell’Istituto Nazionale di Valutazione”.