L’epidemia valutativa di P.A. La Tecnica della Scuola 13.1.2014 Resistere all’epidemia valutativa, non scordando che gli insegnanti dispongono di strumenti potentissimi di valutazione praticamente insindacabili
Non tutti i docenti sono uguali, sussurra la rivista, ma a fronte di coloro che “cercano di operare per sviluppare libertà e intelligenza critica”, ce ne sono altri che “non si accorgono neppure dello spirito di coercizione che permea molti loro atti”.
E infatti, sottolinea
il giornale, “non dobbiamo mai dimenticare che voti e valutazione
sono degli strumenti più potenti di cui disponiamo noi insegnanti
per tenere a bada e addomesticare gli allievi. Strumenti che possono
provocare sofferenze e discriminazioni, perché si tratta di oggetti
contundenti che a volte feriscono, anche gravemente”. Sbagliare o sottovalutare o sopravvalutare un giudizio, nella forma del voto numerico, ha talvolta conseguenza perniciose e che possono andare, come sottolineava la rivista, oltre la discriminazione e oltre la sofferenza. Per questo pensiamo che l’ordinamento complessivo sulla scuola debba essere rivisto con molta più attenzione e sensibilità, e soprattutto senza demagogia, non dimenticando appunto che a scuola e sui banchi si forma non solo il cittadino ma anche il futuro del cittadino stesso. |