Emergenti Pd/1: da TuttoscuolaNews, n. 617 13.1.2014 “Siamo dunque all'assurdo: dopo i diritti acquisiti e i diritti offesi siamo giunti ai diritti restituiti. Mi auguro che tutto ciò sia un equivoco”. Sono bastate poche parole a Davide Faraone, responsabile Scuola e Welfare del PD per imprimere il 7 gennaio scorso uno stop al pasticcio che stava maturando sulla questione degli scatti di stipendio. E probabilmente il merito della soluzione della questione per la quale il ministro Carrozza – che se l’è vista brutta – ha detto che deve essere “grata a Renzi”, è proprio del tempismo dell’intervento del neo responsabile scuola del partito di maggioranza. Palermitano, 38 anni, Faraone è stato indicato dal neosegretario del Pd Matteo Renzi, subito dopo la sua vittoria nelle primarie, come responsabile di due settori cruciali per il paese. E quello sugli scatti non è l’unico intervento fatto Faraone in queste prime settimane di lavoro. Sullo sblocco delle assunzioni dei docenti di sostegno ha detto: “L'eccesso di burocrazia e la logica della calcolatrice non si sposano con le esigenze di settori, peraltro già duramente colpiti, quali quelli della scuola e del sociale. E' inutile parlare di famiglia e stato sociale se poi gli atti vanno esattamente nella direzione opposta. Il gioco delle tre carte deve finire”. Pochi giri di parole, insomma, nello stile di questo emergente della politica, che non parla solo di scuola: “Letta non abbia paura di Renzi”, ha detto pochi giorni dopo le primarie. E poi riguardo alle dimissioni del viceministro all'Economia e collega di partito Fassina: “Ho trovato cla morosa e spropo sitata la sua reazione a una fesseria, una battuta come tante” (il famoso “Fassina chi?, ndr). “Comunque, siamo sereni, non ci facciamo intimidire”. |