Rossi Doria, audizione sulla dispersione scolastica Orizzonte scuola, 22.1.2014 GB - Considerando la percentuale degli abbandoni scolastici sul complesso degli iscritti, emerge come il fenomeno continui a presentare elementi di criticità nella scuola secondaria di II grado, in particolare nei primi due anni del ciclo. Lo ha sottolineato in un'audizione in commissione Cultura alla Camera, il sottosegretario all'Istruzione Marco Rossi Doria. "La percentuale di abbandoni alla fine del primo biennio delle scuole superiori è passata, in Italia, dal 9,3% del 1995 al 7,3% del 2011 e, nel Mezzogiorno, dal 9,5% al 8,3%. Il dato si attesta su valori più elevati - ha osservato - al termine del primo anno (11,4% in Italia e 13% nel Mezzogiorno) e su valori significativamente più contenuti al termine del secondo (rispettivamente 2,5% e 2,8%). Anche in questo caso il livello di abbandono risulta particolarmente elevato in Sicilia, Sardegna e Campania". Rossi Doria ha comunque invitato a leggere con cautela i dati sulla dispersione. "In attesa della messa a regime di un'anagrafe integrata (prevista anche dall'art.13 della Legge 128/2013 recante "Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca") che consenta di intercettare in modo sistematico i soggetti che, fuoriusciti dai percorsi di istruzione, decidono di assolvere il diritto-dovere all'istruzione scegliendo un percorso alternativo, i dati rischiano - ha spiegato - di essere sovrastimati, cogliendo solo l'abbandono del sistema di istruzione, ma non l'eventuale assolvimento attraverso la formazione professionale o l'apprendistato". Il MIUR, ha detto inoltre il sottosegretario, ha preparato i decreti attuativi del Programma di didattica integrativa, da attuare per tutti i gradi scuola in tutta Italia, che si basa sul rafforzamento delle competenze di base e sul prolungamento dell'orario per gruppi di alunni nelle zone in cui il fenomeno dell'abbandono e dell'evasione dell'obbligo, con attenzione particolare alla scuola primaria: per questo obiettivo il decreto "L'Istruzione riparte" prevede 15 milioni di euro (3,6 per il 2013 e 11,4 per il 2014). |