Scatti, gli emendamenti all’esame
delle Commissioni del Senato

di A.G. La Tecnica della Scuola 12.2.2014

Il tempo delle richieste di modifica è scaduto: ora spetta ai senatori in capo a Istruzione e Beni culturali di valutarne la fattibilità. La relatrice Francesca Puglisi (Pd): per un quadro preciso c’è da aspettare. Anche il suo raggruppamento ha presentato modifiche al dl: sui mancati aumenti al personale Ata e ai Ds.


''Per avere un quadro dettagliato sugli emendamenti depositati da tutti i gruppi parlamentari bisognerà aspettare''. Così Francesca Puglisi (Pd) ha commentato, interpellata dall’Ansa, la lunga serie di emendamenti presentati sul decreto legge sugli scatti stipendiali del personale della scuola: Puglisi, che è anche relatrice, ha preso atto delle tante richieste di modifica, che ora verranno discusse in Commissione Istruzione e Beni culturali al Senato.

Il quadro delle richieste è vasto. Di sicuro, però, non ne arriveranno più: il tempo della loro presentazione è scaduto l’11 febbraio alle ore 18. Puglisi ha colto l’occasione per anticipare quelli presentati dal proprio raggruppamento politico, il Partito democratico. Che riguardano il trattamento economico del personale Ata e dei dirigenti scolastici. ''Ci sono due questioni prioritarie da risolvere - dice Puglisi - oltre all'impegno per portare a buon esito la conversione del decreto legge. La prima riguarda il personale Ata, che ha percepito delle somme per lo svolgimento di mansioni aggiuntive: queste somme che ora il Ministero dell'Economia chiede indietro, non devono essere restituite''.

''Alle conseguenti minori entrate per lo Stato - si legge nell'emendamento del Pd - pari a 17 milioni di euro per l'esercizio finanziario 2014, si dà copertura mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 4 della legge 18 dicembre 1997, n. 440, confluita nel Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche''.

L'altra ''questione prioritaria'', secondo i democratici, riguarda invece i dirigenti scolastici: ''Dal 2010 a oggi il loro numero è diminuito - afferma Puglisi - a causa del ridimensionamento scolastico e dei tagli. Si ritrovano a gestire più scuole e più utenti, ma hanno visto diminuire la loro retribuzione. Chiediamo che venga sbloccata per loro parte della retribuzione data in base al risultato''.

Come al solito, per gli emendamenti richiesti la vera resa dei conti sarà quella della commissione Bilancio: niente soldi, niente messa…