Quando iniziare ad andare a scuola?

di P.A. La Tecnica della Scuola 17.2.2014

A cinque, a sei o addirittura a sette anni, come in Finlandia? Il Corriere riporta il dibattito che è in corso in Gran Bretagna dove l’obbligo inizia a cinque anni, ma con gli anticipi si arriva anche a 4


E così, scrive sempre il Corriere, oltre 130 esperti hanno scritto al Governo per chiedere l’inizio a sette anni, come accade in Svezia e Finlandia, dove i risultati scolastici e accademici sono mediamente ottimi e dove tutte le indagini mostrano un elevato livello di benessere psicologico fra i bambini.

In effetti, uno studio ha dimostrato che alla fine delle elementari i voti di chi ha iniziato l’insegnamento formale molto presto sono peggiori rispetto a quelli dei bimbi a cui è stato consentito di giocare più a lungo. Il gioco infatti, secondo studi comparati, è una modalità scelta dall’evoluzione per aiutare gli umani a imparare meglio e ad «allenarsi» a risolvere i problemi.

«Nel gioco i bimbi spesso fingono che un oggetto sia qualcos’altro: una capacità esclusivamente umana fondamentale per il linguaggio, il disegno e tutte le attività di comunicazione a base di simboli. Un apprendimento attraverso il gioco facilita perciò lo sviluppo di capacità fonologiche e linguistiche», spiegano gli esperti.

Il gioco insomma «allena» alla vita vera ed è perciò un momento fondamentale per lo sviluppo emotivo e intellettivo dei bambini, un passaggio indispensabile prima di arrivare sui banchi.

Inoltre una ricerca inglese del 2004 su 3000 bimbi ha dimostrato che estendere il periodo di scuola materna basata sul gioco migliora i risultati e il benessere degli studenti durante tutto il ciclo della scuola primaria; un’indagine svolta in Nuova Zelanda ha sottolineato che iniziare a studiare a cinque anni fa sì che poi, a undici anni, il bimbo sia meno interessato alla lettura e addirittura meno in grado di comprendere i testi scritti rispetto a coetanei andati alle elementari a sette anni.

Infine, uno studio su quindicenni di 55 Paesi ha confermato che iniziare troppo presto non ha alcun effetto sui risultati scolastici nel lungo periodo, mentre alcuni avanzano perfino l’ipotesi che l’abbandono troppo precoce del gioco libero possa contribuire ad aumentare lo stress e i problemi mentali in bambini e ragazzi.