A nessun passeggero con biglietto
regolare viene chiesto di rispondere MOBBING DI MASSA AI DANNI DEI DOCENTI E DELLA SCUOLA scambio di battute su facebook inviato da Vincenzo Pascuzzi, 3.2.2014
Fina Salvatore:
«Basta scatti a pioggia. Carriere differenziate subito. Non è
possibile che a scuola ci siano circa un milione di professionisti
uguali. L'uguaglianza introdotta per contratto e per legge mortifica
la voglia di dei docenti serie e preparati e premia i pigri e gli
incompetenti.» Iuas Insiemeunaltrascuola: «dicci come! almeno provaci!»
GRUPPO di FIRENZE per la scuola del merito e della responsabilità:
«Piacerebbe sapere se Iuas è almeno favorevole a un principio che in
altri campi nessuno discute: va bene tenerci chirurghi incapaci?
Piloti di autobus e di aerei incapaci? Scegliamo idraulici incapaci
e avvocati incapaci? Eccetera. Affermato il principio si trova il
modo: ispettori o commissioni, sulla base di testimonianze e
questionari incrociati, per esempio. Ma basta con questa
intoccabilità dei peggiori.» Paola Colla: «infatti le graduatorie dei concorsi si chiamano graduatorie di merito (il principio vale anche per le selezioni delle siss e dei futuri tfa); gli insegnanti, come i medici degli ospedali pubblici, come i piloti, come gli autisti degli autobus ecc ecc, partecipano a dei concorsi; il concorso non ti piace? proponi qualcos'altro, che però sia valido anche per tutte le altre categorie»
Iuas Insiemeunaltrascuola: «MOBBING DI MASSA AI DANNI DEI DOCENTI E DELLA SCUOLA 1) Intanto metto bonariamente in mora Fina Salvatore: formuli lui una sua proposta sia pure generica e grossolana al riguardo. 2) Poi la questione è posta in maniera distorta e riduttiva, pone in piena luce la pagliuzza e nasconde nell’ombra la trave. Questa è costituita dalla condizione retributiva a livelli degradanti e osceni di TUTTI i docenti! Dove “tutti” sta per il 95-98% dei docenti “seri e preparati”. I “pigri e incompetenti” – a mio giudizio – non vanno oltre l’uno o il due percento! Non so quale consistenza abbiano secondo il giudizio e la valutazione di Fina Salvatore. Miur, governo, politici di tutti gli orientamenti non sanno e-o non vogliono risolvere e nemmeno affrontare questo problema. Perciò ricorrono ad argomenti falsi, a diversivi e a disinformazione sistematica. Un argomento valorizzato a tali fini è proprio quello dei c.d. fannulloni o incapaci, che – ripeto - hanno incidenza percentuale minima e allineata a quella di TUTTE le altre categorie. 3) Non è l’uguaglianza retributiva che affligge la scuola, ma il bassissimo livello delle retribuzioni dei docenti. 4) “Basta scatti a pioggia” è uno slogan comodo, facile, ma ingannevole, anzi volutamente mendace! 5) Approfittando della docilità della categoria (al limite della rassegnazione ovina), della miopia e incapacità dei sindacati (troppi e non uniti), strumentalizzando all’eccesso gli effetti della crisi economica, questa situazione di sofferenza contrattuale si è aggravata significativamente a partire del 2008 (v. ministro Gelmini) con tagli di risorse e di personale presentati e giustificati come “razionalizzazioni” a fronte di bugie costruite per l’occasione. 6) Ai danni dei docenti e della scuola, è in atto da anni una situazione di MOBBING diffuso e di massa.»
Iuas Insiemeunaltrascuola: «GRUPPO di FIRENZE: “Ma basta con questa intoccabilità dei peggiori.” 1) Questa è una conferma implicita che la questione posta (sia pure impropriamente) da Fina Salvatore è diversa. 2) Vale quanto accennato da Paola Colla: concorsi, graduatorie di merito. Si può aggiungere il percorso di laurea, l'abilitazione, l’anno di prova e magari anche anni e decenni di precariato. Esiste un iter selettivo lungo e a più fasi. 3) Fa parte del MOBBING di massa ai danni dei docenti il fatto – in apparenza consequenziale, normale e spontaneo - di porre la questione e chiedere risposte al riguardo ai docenti “seri e preparati”. La questione va posta al ministro, al Miur, al governo e poi anche ai partiti. 4) A nessun passeggero con biglietto regolare viene chiesto di rispondere o farsi carico o vergognarsi di un altro passeggero che ne è privo!» |