Totoministri nell’ipotetico governo Renzi,
ma chi andrà al Miur?

di Aldo Domenico Ficara, La Tecnica della Scuola 12.2.2014

Nella ridda di nomi sui futuri ministri, manca quello dell'Istruzione. Semplice dimenticanza?


In un articolo di Tgcom 24 si ipotizza un totoministri per l’ipotetico governo Renzi: “ In attesa che l'incontro Letta-Renzi previsto per oggi dia risposte sul futuro di Palazzo Chigi, circolano già i nomi dei nuovi ministri. Tanti infatti, i cambiamenti al vaglio dell'ex rottamatore. 

La posizione potrebbe rimanere al leader di Ncd Angelino Alfano al quale, però, verrebbe tolta la responsabilità del Viminale.

I successori di Fabrizio Saccomanni al ministero dell'Economia potrebbero essere dei "tecnici", figure quindi attinte dalla finanza e dalle istituzioni internazionali e non dalla politica. Si fa il nome di Andrea Guerra, amministratore delegato di Luxottica, ma anche quello del professore Tito Boeri, e del vicesegretario generale dell'Ocse Piercarlo Padoan. Al Viminale potrebbero andare Graziano Delrio o Dario Franceschini. La Farnesina andrebbe a Enrico Letta, ma se, come pare, la staffetta non sarà "consensuale" Emma Bonino resterebbe al suo posto. Quasi certa la sostituzione di Anna Maria Cancellieri con un nuovo nome. Si fa strada quello di Michele Vietti, vice presidente del Csm. Anche Enrico Giovannini avrebbe le ore contate: sulla sua poltrona potrebbero atterrare Guglielmo Epifani, ex sindacalista e segretario del Pd nella transizione Bersani-Renzi, ma non sono esclusi i nomi di Andrea Guerra di Luxottica e del prof. Tito Boeri, già fatti per il dicastero dell'Economia. Andrea Guerra è considerato papabile anche per questo terzo ministero, insieme a Maurizio Martina esponente della corrente Dem interna al Pd. In ogni caso, Flavio Zanonato sarebbe rottamato. Ministero della Difesa - Due signore potrebbero rimpiazzare Mario Mauro. I nomi sono per ora quelli di Federica Mogherini e Roberta Pinotti. Ministero della Cultura - Sono outsider due dei quattro candidati a questo dicastero per ora in mano a Massimo Bray: "papabili" lo scrittore Alessandro Baricco e il giornalista e storico Paolo Mieli. Ma se le logiche della politica risultassero più forti rispetto a quelle della competenza, avrebbero buone chance pure Dario Franceschini e Gianni Cuperlo. A Maurizio Lupi di Ncd potrebbe succedere il sindaco Pd di Bari, Michele Emiliano. 

L'erede della dimissionata Nunzia De Girolamo all'Agricoltura, potrebbe essere il patron di Eataly Oscar Farinetti.A Gaetano Quagliariello potrebbe seguire la giovane esponente Pd Maria Elena Boschi. 

I Trasporti resterebbero in mano a Maurizio Lupi che al momento ha pure quella alle Infrastrutture. A Dario Franceschini seguirebbe l'attuale vice presidente della Camera, Roberto Giachetti. Quotata la conferma di Andrea Orlando. Anche per la Sanità non ci sarebbero modifiche e Beatrice Lorenzin resterebbe al suo posto.

Ottimo lavoro di approfondimento giornalistico, ma manca qualcosa all’appello, già manca il Ministero dell’Istruzione. Una svista? Una semplice dimenticanza? Comunque sia tale svista potrebbe essere intesa come un campanello d’allarme, che la dice lunga sull’attenzione politico mediatica che viene attribuita dall’esterno al mondo della scuola.