La Corte dei Conti indaga di P.A. La Tecnica della Scuola 23.2.2014 Una denuncia sarebbe partita dai magistrati della Corte dei conti dell’Umbria per progetti decisi dall’attuale ministra all’istruzione quando era rettore dell’Università, e che invece non si sarebbero mai avviati, con evidente danno erariale
Il motivo dell’implementazione di progetti era di promuovere attività culturali, strettamente “connesse alla specifica finalità formativa che l’Ateneo persegue, che avessero risonanza e rilievo internazionale e culminanti nella creazione della "Scuola internazionale di cucina italiana", nonché quello di disporre di una struttura ricettiva - anche per il personale e gli studenti-strumentale alle attività istituzionali della stessa università (convegni, incontri con altre Istituzioni pubbliche, private, nazionali e internazionali e congressi)”.
I 525 mila euro
richiesti dunque non avrebbero portato all’inutilità
dell’iniziativa, mentre gli “obiettivi proposti al Consiglio di
amministrazione e da questo autorizzati con le delibere dell’aprile,
del giugno e del luglio 2008” non sarebbero stati raggiunti. Da qui allora il presunto danno erariale. Fra l’altro sembrerebbe pure che la Corte dei conti dell’Umbria sospetti che la proposta dell’iniziativa “non è supportata da alcun atto istruttorio in ordine alla fattibilità dell’operazione, alla sua economicità, alla sua resa, nè risulta che l’Ateneo abbia individuato una struttura ad hoc per tali compiti. La proposta è del Rettore dell’epoca che ha anche siglato i contratti, mentre il Consiglio di amministrazione si sarebbe limitato all’approvazione della stessa come formulata (salvo opporsi alla proroga del termine di stipula con richiesta di danni, quanto alla prima aggiudicazione). Non è quindi noto se siano intercorsi contatti e preventivi sondaggi nei riguardi di operatori del mercato prima di procedere all’acquisizione della disponibilità del bene”, mentre “nulla di tutto ciò che l’Università si prefiggeva è stato realizzato”. |