Il neoministro Giannini: è giunta
l'ora
di premiare il merito dei docenti
di Alessandro Giuliani, La
Tecnica della Scuola 22.2.2014
Confermata la linea di Scelta Civica: occorre
valorizzare e riconoscere questo versante, che sinora ha penalizzato
i prof più bravi.
Su Facebook tanti docenti della scuola media e superiore già
intravedono nelle intenzioni del nuovo responsabile del Miur la
volontà di portare a 24 ore l’insegnamento settimanale di tutti. Più
attenzione anche a diritto allo studio, ricerca e edilizia
scolastica. Ma poi tiene a dire che non c'è bisogno di un'altra
riforma.
In linea
con quanto sostenuto nell’ultimo
anno, da quando è nato il
raggruppamento di Scelta Civica,
Stefania Giannini, neoministro
dell'Istruzione, mette subito le
cose in chiaro: occorre dare più
spazio al merito dei docenti.
Attraverso
un’intervista al Corriere della
Sera, rilasciata all’indomani
dell’ufficializzazione
della sua nomina all’interno
della “squadra” del nuovo
Governo Renzi, il Ministro
annuncia che bisognerà, oltre
che incentivare le performance
dei docenti più bravi, dare
maggiori risorse al diritto allo
studio, investire nella ricerca,
mettere finalmente a norma gli
edifici scolastici. Ma non serve
una nuova riforma
del’Istruzione.
Secondo
Giannini, per rilanciare
finalmente il sistema
d’istruzione italiano, però
''non c'è bisogno di un'altra
riforma. Bisogna lavorare su
punti strategici: diritto allo
studio per gli studenti e al
merito per i docenti,
investire
nella ricerca, pensare
all'edilizia scolastica''.
Per quanto
riguarda più specificatamente
gli insegnanti, Giannini
sostiene che ''bisognerà agire
sulla valutazione perché si
possa finalmente valorizzare e
riconoscere il merito degli
insegnanti finora penalizzati.
La strada segnata - osserva
Giannini - è stata introdotta di
recente ed è molto discussa, di
sicuro i test Invalsi andranno
perfezionati ma non rifiutati''.
L’impressione, quindi, è che
l’operato del Governo Renzi sul
fronte dell’istruzione pubblica
sia in linea con quello condotto
negli ultimi dieci mesi
dall’Esecutivo che lo ha
preceduto. Con una attenzione
maggiore, del resto più volte
espressa dagli esponenti di
Scelta Civica, all’impegno
orario che giornalmente gli
insegnanti dedicano alle
attività didattiche. Tra gli
addetti ai lavori, del resto,
non si parla d’altro: su
Facebook, ad esempio tanti
docenti della scuola media e
superiore temono il discusso
passaggio a 24 ore
d’insegnamento settimanale. Una
strada già tentata dall’ex
ministro Francesco Profumo, ma
poi rientrata per le fortissime
proteste. Che ora potrebbero
tornare.
Giannini
sostiene che ''non dovremo
parametrarci al governo Monti da
cui pure il nostro partito
(Scelta Civica, ndr) ha origine.
Credo che il nostro obiettivo -
spiega - sia la possibilità di
dare un segno riformista
all'interno di questo governo
facendo capire che l'istruzione
è una priorità indiscutibile''.
Il neo
responsabile del Miur spiega che
''bisogna tornare ad investire
nella ricerca, settore
abbandonato negli ultimi anni
per mancanza di sensibilità
strategica. Ci sono 80 miliardi
di finanziamenti Ue in arrivo
nei prossimi 7anni, non possiamo
perdere quest'occasione''.
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