9 mesi di Miur: una gestazione difficile ma serena
dal
blog di Maria Chiara Carrozza, 15.2.2014
È molto più difficile giudicare se stessi che giudicare gli altri,
diceva Antoine de Saint-Exupéry. In questo periodo di interregno,
provo a scrivere un primo, non esaustivo, bilancio delle cose fatte,
giusto per dare senso e dignità all’intenso lavoro svolto e
trasparenti elementi di giudizio. Spero nei prossimi giorni di
riuscire a produrre qualcosa di più elaborato. Sono convinta che in
9 mesi abbiamo “partorito” buoni provvedimenti e provato a ridare
speranze all’intero settore dell’educazione, lavorando serenamente
insieme a tutti gli attori che gravitano intorno a questo difficile,
ma essenziale “piccolo grande mondo”. Dopo anni di sacrifici e, per
dirla con le parole del Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano, di “tagli alla cieca”, siamo tornati ad investire
nell’istruzione, con un deciso cambio di rotta, sia in termini di
risorse che di attenzione. Finalmente la scuola, l’università e la
ricerca sono tornate al centro del dibattito e dell’agenda di
governo. E non dovranno più uscire.
PER LA SCUOLA
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Con il Decreto L’Istruzione riparte abbiamo previsto un
investimento di circa 450 milioni di euro a regime, con
provvedimenti come le borse di studio per il trasporto
studentesco (15 mln) , fondi per il wireless in aula (15 mln)
e il comodato d’uso di libri e strumenti digitali per la
didattica (8 mln), finanziamenti per potenziare
l’orientamento in uscita dalla scuola secondaria (6,6 mln) e
per la lotta alla dispersione (15 mln), innovazioni
nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Ma anche un piano
triennale di assunzioni dei docenti e degli Ata, risorse per
la formazione dei docenti (10 mln) e la stabilizzazione di
oltre 26mila insegnanti di sostegno, per andare incontro
alle esigenze di migliaia di famiglie italiane e dei loro
ragazzi. Per la prima volta da anni, inoltre, siamo tornati
a finanziare gli istituti musicali. |
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Già con il Decreto del Fare il governo ha previsto un
investimento straordinario per l’edilizia scolastica. 450
milioni di euro, di cui 150 già distribuiti alle Regioni.
Sul fronte dell’edilizia scolastica inoltre abbiamo previsto
la possibilità per le Regioni di stipulare mutui trentennali
agevolati con la Bei, la Banca di sviluppo del Consiglio
d’Europa, la Cdp o con istituti bancari. Ma per l’edilizia
non bastano le risorse: quindi abbiamo lavorato sulla
semplificazione normativa, dando a sindaci e presidenti di
Provincia poteri derogatori per intervenire più rapidamente
e sulla trasparenza, riattivando con un accordo con gli enti
locali l’Anagrafe dell’edilizia scolastica. Solo disponendo
di dati e informazioni precise, si può intervenire in modo
mirato.
Presto partirà la Costituente per la scuola, un percorso di
ascolto e partecipazione di tutti gli attori e della società
per rimettere l’istruzione al centro e tornare a programmare
il futuro della scuola. Per una riforma che non parta
dall’alto. |
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Storia dell’arte. Al lavoro per ripotenziare l’insegnamento
della storia dell’arte aprendolo anche alle nuove
espressioni come la cinematografia, la fotografia o le arti
digitali. Stiamo pensando a promuovere l’utilizzo di
laboratori scolastici durante il pomeriggio e ad un
collegamento con il semestre greco e quello italiano di
Presidenza del Consiglio dell’Ue puntando sul rilancio della
cultura classica. |
PER L’UNIVERSITÀ
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dopo anni di flessione, il Fondo di finanziamento ordinario
delle Università registrerà nel 2014 un segno positivo, con
190 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente.
Aumenta anche la quota premiale destinata alle Università
virtuose, pari al 16% del Fondo (più di un miliardo)
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Sblocco del turn over dal 20 al 50% per Università ed Enti
di ricerca dal 2014. Così si libereranno posti per 1500
ordinari e 1500 nuovi ricercatori in tenure track sul Ffo
nel 2014. |
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150 milioni per aumentare il fondo per le borse di studio
degli studenti universitari a partire dal 2014
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Borse di mobilità per gli studenti capaci e meritevoli, ma
privi di mezzi. 5 mln per il 2013 e 2014, 7 mln per il 2015
da iscrivere sul Fondo di finanziamento ordinario delle
università per chi si iscrive in Regioni diverse dalla
propria. |
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Piano da 10,6 milioni di euro per cofinanziare tirocini
curriculari degli studenti universitari presso soggetti
pubblici e privati. Si tratta di stage della durata minima
di 3 mesi che prevedono un rimborso spese mensile di massimo
200 euro di contributi statali, ai quali andrà ad
aggiungersi un uguale importo da parte del soggetto che
offre il tirocinio. |
PER LA RICERCA
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Abbiamo avviato il lavoro sulla definizione del programma
nazionale per la ricerca. Almeno 900 M€/anno dal MIUR per
finanziare ricerca di base e ricerca applicata, su temi
simili a quelli della programmazione europea ma declinati in
base al contesto italiano. Per la prima volta, il programma
mette a sistema i finanziamenti per la ricerca gestiti da
altri enti finanziatori italiani. Per la prima volta,
lanceremo bandi sul Piano Operativo Nazionale (PON 2014-20)
a partire dal primo anno, quindi nel 2014.
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Abbiamo puntato sull’empowerment dei giovani ricercatori. Il
primo risultato concreto, è stato il lancio del bando
Scientific Indipendence of young Researchers (SIR). 47 M€
per giovani ricercatori che hanno conseguito il dottorato di
ricerca o la specializzazione medica da non oltre 6 anni.
L’unico criterio di valutazione è la qualità scientifica del
progetto e del ricercatore. Il bando sarà ripetuto ogni anno
e riprende i modelli utilizzati dai bandi europei per
migliorare la competitività internazionale dei giovani
ricercatori. |
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Sono state completate le procedure per assegnare i
finanziamenti su bandi Smart Cities, Cluster Tecnologici,
Futuro in Ricerca (FIR 2013), Progetti di Ricerca di
Interesse Nazionale (PRIN 2013), mobilitando nel 2013 e nel
2014 risorse per oltre 600 M€. |
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E’ in fase di ultimazione anche l’assegnazione degli ultimi
700 M€ sui fondi PON e PAC assegnati al MIUR dalla
programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali europei per
finanziare distretti SUD, start-up, contamination labs,
infrastrutture e pre-commercial procurement nelle regioni
Campania, PUglia, Calabria e Sicilia |
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E’ stata ricostruita la rappresentanza italiana ai tavoli di
programmazione europea di Horizon 2020, il programma quadro
della ricerca EU che assegnerà circa 80 miliardi di Euro nei
prossimi 7 anni. L’obiettivo è di fare in modo che il
sistema della ricerca italiano sia sempre più in grado di
cogliere al meglio le opportunità di finanziamenti EU anche
grazie una presenza coordinata e forte dei rappresentanti
italiani in Europa. |
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