Gli obiettivi centrati dal Ministro Carrozza

di Aldo Domenico Ficara, La Tecnica della Scuola 17.2.2014

Nel suo sito web l’ex Ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza ha voluto evidenziare i principali obiettivi raggiunti durante i 9 mesi di permanenza al Miur. Nel post tra le altre cose si può leggere:


“Con il Decreto L’Istruzione riparte è stato previsto un investimento di circa 450 milioni di euro a regime, con provvedimenti come le borse di studio per il trasporto studentesco (15 mln) , fondi per il wireless in aula (15 mln) e il comodato d’uso di libri e strumenti digitali per la didattica (8 mln), finanziamenti per potenziare l’orientamento in uscita dalla scuola secondaria (6,6 mln) e per la lotta alla dispersione (15 mln), innovazioni nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Inoltre è stato elaborato un piano triennale di assunzioni dei docenti e degli Ata, risorse per la formazione dei docenti (10 mln) e la stabilizzazione di oltre 26mila insegnanti di sostegno, per andare incontro alle esigenze di migliaia di famiglie italiane e dei loro ragazzi. 

Con il Decreto del Fare il governo ha previsto un investimento straordinario per l’edilizia scolastica. 450 milioni di euro, di cui 150 già distribuiti alle Regioni. Sul fronte dell’edilizia scolastica inoltre abbiamo previsto la possibilità per le Regioni di stipulare mutui trentennali agevolati con la Bei, la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, la Cdp o con istituti bancari. Storia dell’arte. Al lavoro per ripotenziare l’insegnamento della storia dell’arte aprendolo anche alle nuove espressioni come la cinematografia, la fotografia o le arti digitali.

 Stiamo pensando a promuovere l’utilizzo di laboratori scolastici durante il pomeriggio e ad un collegamento con il semestre greco e quello italiano di Presidenza del Consiglio dell’Ue puntando sul rilancio della cultura classica “. Piccoli passi in avanti che hanno contribuito a ridare una relativa serenità all’intero comparto della scuola, abituato da anni a tagli lineari per fare cassa. Vedremo nelle prossime settimane l’azione del prossimo Ministro dell’istruzione per valutare con attenzione l’utilità, dal punto di vista del sistema scuola, del sacrificio politico del governo Letta.