Registri elettronici:
attenzione alle password
di Lucio Ficara, La
Tecnica della Scuola 15.2.2014
Poiché in genere gli studenti ne sanno "una più
del diavolo" è indispensabile che i professori prestino molta
attenzione alla gestione delle proprie credenziali di accesso al
registro elettronico.
Con il passaggio dal registro cartaceo a quello elettronico i
problemi per alcuni professori non mancano, e in alcuni casi sono
anche piuttosto evidenti e gravi.
Le problematiche più importanti che ci piace mettere in evidenza
sono legate principalmente alla questione sicurezza della custodia
ed inviolabilità dei dati inseriti dai professori nei registri
elettronici. Infatti a volte, a causa della scarsa dimestichezza che
il docente ha con le nuove tecnologie, le informazioni sensibili
inserite nel registro elettronico sono ad alto rischio.
Infatti quando il professore apre il suo registro elettronico, in
classe e davanti ai propri alunni, è possibile che qualche studente
più scaltro (o più temerario) di altri riesca ad intercettare la
password di accesso con tutte le conseguenze del caso.
La stessa problematica potrebbe accadere quando il docente usa il
registro elettronico attraverso un pc della scuola, che in seguito
potrebbe essere usato anche dagli studenti. Le credenziali dei
professori per accedere nel registro elettronico, dovrebbero essere
ben custodite, utilizzate in tablet o pc di uso esclusivo del
docente e comunque mai memorizzate nel pc, inoltre è importante che
il sistema informatico utilizzato come registro elettronico sia
inserito in una rete internet che abbia un certificato SSL, che
blinda le informazioni al solo utente che le inserisce, altrimenti,
in assenza di questa blindatura, le credenziali viaggerebbero in
chiaro e gli studenti, che queste cose le conoscono meglio dei loro
professori, le potrebbero intercettare. Servirebbe da parte dei
docenti una seria formazione ed educazione all’utilizzo in sicurezza
dei registri elettronici, per evitare di essere beffati e in alcuni
casi anche derisi dai propri studenti.
Pensiamo a quanto accade quotidianamente ad alcuni professori o
professoresse, che non hanno dimestichezza con il digitale, nel
momento che usano il registro elettronico. Si assistono ad azioni
improprie come ad esempio quella del docente che candidamente pone
sulla cattedra il foglio con le sue credenziali e le digita
lentamente nei campi di modulo di accesso al registro elettronico.
Questo consente agli alunni di sbirciare o fotografare con i propri
cellulari le credenziali scritte sul foglio, per poi usarle
comodamente da casa. Ci sono altri docenti che memorizzano le
credenziali nel pc della scuola, permettendo agli studenti di
ricavarle dalle impostazioni avanzate del browser alla voce password
e moduli. Esistono casi, e qui siamo alla follia, di docenti che
comunicano agli stessi studenti le credenziali, in modo che siano
loro stessi ad inserire i voti e le lezioni del giorno nel registro
elettronico. Infine per chi è più digitalizzato, e per evitare
brutte sorprese, sarebbe opportuno controllare che al momento della
login al registro on line appaia nella barra degli indirizzi, prima
dell’indirizzo web che rimanda all’interno del registro elettronico,
un lucchetto chiuso, dove cliccandoci sopra appaiano le seguenti due
informazioni: “la connessione a questo sito è protetta da una
crittografia di 128-bit” e "l’identità del sito è certificata con
tanto di garanzia del certificato SSL”.
Queste due
informazioni garantiscono che le credenziali restano crittografate e
non sarà semplice scoprirle. Visto che i docenti sono meno
tecnologici dei propri alunni, sarebbe doveroso investire risorse
economiche importanti, per formare i docenti che ne hanno bisogno ad
un uso più consapevole degli strumenti digitali e soprattutto dei
registri elettronici.