Gilda. Per recupero scatti usare fondo istituto
solo in caso di necessità. Recupero anche del 2013

 Orizzonte scuola, 10.2.2014

La FGU-Gilda in audizione in VII Commissione al Senato, dove si sta discutendo della norma salva-scatti, ha fatto presente alcune questioni relative alla copertura finanziaria. "I risparmi derivante dai tagli sono stati usati per scopi diversi dal pagamento degli scatti ai docenti"

 

E ciò non va, secondo la Gilda. Nel Decreto è previsto l'accantonamento di ben 120mln di euro per la copertura finanziaria dell'operazione che recupererà gli scatti 2012, ma sono insufficienti. Si tratta di una somma "nettamente inferiore al 30% dei risparmi che, a norma di legge (art. 64, comma 9 della Legge 6 agosto 2008, n. 133, e art. 4 del Decreto Interministeriale 14 gennaio 2011, n. 3), dovrebbero essere utilizzati per il recupero degli scatti di docenti e non docenti", leggiamo nella memoria.

Fondi, una quota dei quali è stata utilizzata per scopi diversi dal recupero degli scatti di anzianità. La proposta della Gilda è di utilizzare interamente il 30% dei risparmi per gli scatti del personale della scuola, anche perché gli effetti dei tagli continuano a manifestarsi anche negli anni successivi al 2013

Per quanto riguarda lo scatto 2013, se ne chiede lo sblocco, dal momento che ciò causa la perdita di un’intera annualità nella progressione economica con gravi ripercussioni sul reddito futuro (la FGU calcola in migliaia di euro la perdita salariale a seconda della classe di appartenenza) e con conseguenti penalizzazioni sia sulla somma maturata per la quiescenza (pensione) sia sul trattamento di fine rapporto (liquidazione) di tutti i docenti e i non docenti.

Relativamente alle somme del MOF da utilizzare, la Gilda è chiara, usarle solo "in caso di mancata copertura integrale con il 30% dei risparmi 2013.