Ministro dell'istruzione? Roberto Benigni

di Pasquale Almirante, La Tecnica della Scuola 14.2.2014

Il sito degli studenti, Skuola.net, ci scherza, sondando i suoi lettori sulla nomina a ministro dell’istruzione, nel prossimo governo Renzi, di Roberto Benigni. Ma l'arte va con l'arte.


Certamente le cose cambierebbero (non sappiamo però verso quale versante fra il peggio e il meglio) se a scegliere i ministri fossero gli studenti e ancora di più, aggiungiamo noi, se ci fossero pure i docenti e il personale della scuola, o solo i doceti.

Intanto Skuola.net suggerisce Roberto Benigni all’istruzione, mentre però si scalda i muscoli Stefania Giannini, di Scelta Civica, e sicura neoministra al posto di Maria Chiara Carrozza.

Decisione difficile, scrive il sito, fra tanti nomi, ma non tanto, vista la popolarità di Benigni e visti pure i suoi trascorsi artistici e letterari: “ci piace perché è regista, poeta, plurilaureato honoris causa e premio oscar. Ha interpretato con intelligenza e ironia la tragedia dell'Olocausto, ha spiegato agli italiani Dante con originalità e profondità”.

Ma anche noi vogliamo bene a Benigni e da lungo, lunghissimo tempo, quando giovanissimo lo intercettammo in uno spettacolo organizzato dell’Arci nei primi anni “80 in un teatro adattato alla meglio. E siccome abbiamo questa simpatia e questo affetto, non lo vogliamo al Miur, né glielo auguriamo.

Un poeta e un artista deve fare il poeta e l’artista, sognare e farci sognare, portarci, con parole e gesti e atti, nei mondi che solo una genialità creativa come la sua sa evocare. E poi ve lo immaginate Benigni a contatto col grigiore dei funzionari Miur? Con le circolari e le normative sui precari e le supplenze? I concorsi e i Pas? Ma no! Lasciamo uscire col suo ampio e bellissimo sorriso dagli schermi del cinema per raccontarci, ancora e ancora, i suoi straordinari poetici irripetibili mondi fantastici.