Se il via alle occupazioni lo dà il sottosegretario Faraone Aluisi Tosolini, La Tecnica della Scuola 2.12.2014 Non c'è molto da dire. Basta andare a leggere l'intervento del sottosegretario al Ministero dell'Istruzione Davide Faraone pubblicato oggi dal quotidiano La Stampa e già presentato anche dal nostro sito L'occupazione è una forma di lotta all'apatia, dice il sottosegretario: "Non basta il suono di una campanella per fermare l’energia che si crea, cresce e muove in una scuola per poi contagiare il mondo fuori. Ho partecipato anche io ad occupazioni ed autogestioni scolastiche. Esperienze di grande partecipazione democratica che ricordo con piacere". Anche io ricordo con piacere le occupazioni (...altrui.... io stavo in luoghi in cui occupare era proprio impensabile....pur trattandosi degli anni '70 del secolo scorso...). Con meno piacere ricordo occupazioni in cui gli studenti non avevano la minima idea dei motivi per i quali occupavano: era di moda e, soprattutto, stava avvicinandosi Natale. Ero un giovane vicepreside allora, con preside assente e provveditore che insisteva affinchè chiamassi (io, non lui, si chiaro!) la questura chiedendo l'intervento della polizia per sgomberare i locali e ristabilire la legalità.
Istituzionalizzare le occupazioni: un'idea geniale E, continua il sottosegretario: "quanto valgono poi, le notti passate a dormire in istituto. Io le ricordo ancora oggi nitidamente. Ricordo ragazzi del mio quartiere, che non potevano permettersi nemmeno un campeggio, aver passato l’esperienza più bella della propria adolescenza, dentro i sacchi a pelo in quelle classi che per una volta apparivano calde e umane. O quanti amori si sono consumati in quei sacchi a pelo e quante ragazze o ragazzi hanno trovato la propria anima gemella". Ok. Ok. tutto vero e tutto giusto. Le occupazioni (delle scuole, sia chiaro, non delle case sfiitte, delle fabbriche che delocalizzano e licenziano, dei luoghi pubblici svenduti al miglior offerente, eccc) selezionano la nuova classe dirigente e permettono di trovare l'anima gemella. Mi arrendo. Ha ragione Faraone: istituzionalizziamo le occupazioni! E non scherzo. Istituzionalizziamole, così perdono subito di significato. Nessuno le vorrà più e tutti chiederanno dell'altro. Che cosa chiederanno mi sfugge. Forse una sessione intensiva di lezioni, compiti in classe e interrogazioni, compiti per casa a gogò, esercizi come se piovesse... Tutto pur di non dover continuare ad occupare......
Si tratta di 166 mila docenti, di cui 55 mila diplomati magistrali, 69 mila abilitati con i Pas, 10.500 abilitati con il primo ciclo del Tfa, 22.500 abilitati con il secondo ciclo di T.F.A, 8900 laureati in Scienze della Formazione Primaria che hanno conseguito la laurea dopo il 2010-2011. Dopo l'assunzione nel 2015 di 150mila precari storici dalle Gae, la Chimienti riteneva che si potesse procedere, a partire dal 2016-17 a un piano straordinario di assunzioni dalle Graduatorie d'istituto di seconda fascia, naturalmente nelle classi di concorso che risultassero esaurite nelle Gae. Il governo però oggi ha bocciato la proposta con un secco no. Tempi duri per i supplenti tieffini, passini e laureati in Scienze della formazione primaria. Per il momento l'unica possibilità saranno i futuri concorsi, il che significherà ricominciare da capo. |