Valutare i docenti osservandoli nel lavoro in classe,
"peer review". La proposta è del Senato

di Paolo Damanti,  Orizzonte scuola 19.12.2014

Che ne dite di essere valutati facendovi osservare in classe? E' la proposta lanciata in una risoluzione del Senato che affronta le tematiche della valutazione dei docenti. "Si avvii un sistema misto di scatti automatici e meritocratici".

Risoluzione che critica fortemente l'idea del Governo di una premiazione dei docenti solo sulla base di crediti cumulati e che chiede maggiore attenzione all'aspetto collaborativo. Sì, perché cumulare crediti dimostrando di essere più bravo degli altri mina, secondo la risoluzione, quell'elemento fondate della professione docente che è la collaborazione. D'altronde, i risultati migliori si hanno in quei gradi di scuola in cui predomina il lavoro in team.

Attenzione, il Senato non è contrario ai crediti, ma chiede che vengano adeguatamente "esplicitati, costruiti e presidiati con l’apporto attivo della componente professionale stessa". Ed avanza l'ipotesi di introdurre in Italia il "peer review", l'osservazione paritaria. Insomma, a giudicare gli insegnanti siano gli insegnanti osservandosi a vicenda.

Di una cosa il documento esprime certezza, che il sistema legato ai soli scatti stipendiali è da superare. A ciò si aggiunge anche la necessità, al fine anche di sviluppare l'autonomia delle scuole, di sviluppare un sistema che punti alla creazione di personale fornito di adeguate competenze (che potrebbero essere documentate nel portfolio del docente) e con riconoscimento economico adeguato, legato allo svolgimento della funzione.

Il suggerimento dato è di un sistema misto, che mantenga gli scatti stipendiali ma ai quali venga affiancato un riconoscimento meritocratico.