Corsivo addio, dal 2016 si scriverà solo in stampatello Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 8.12.2014
Quella che sembrava una provocazione, in Finlandia diventa realtà: entro due anni gli studenti invece della calligrafia o scrittura corsiva dovranno imparare il ‘fluent typing’. Il motivo? L'addio progressivo alla penna e al passaggio alla tastiera dei pc: perché saper scrivere al computer è più rilevante nella vita di tutti i giorni. Ma non tutti sono d’accordo. Come nelle scuole finlandesi, dove l’abbandonano del corsivo diventa ufficiale. Il motivo è semplice: viene considerato come il primo passo per avvicinare i piccoli alle tastiere dei pc. “Se imparare la bella scrittura, in quei paesi con sistemi educativi di tutto rispetto come il Regno Unito è quasi un rito di passaggio per gli studenti della scuola primaria, la Finlandia – scrive l’Ansa - è già proiettata nel futuro e a partire dall'autunno 2016 gli studenti finlandesi invece della calligrafia o scrittura corsiva dovranno imparare il ‘fluent typing’, lo stampatello. In vista dell'addio alla penna e al passaggio alla tastiera del computer”. "Questo passaggio aprirà la strada a un grande cambiamento culturale - ha detto Minna Harmanen del Consiglio Nazionale dell'educazione finlandese, riporta la Bbc - ma saper scrivere al computer è più rilevante nella vita di tutti i giorni". E come per ogni importante cambiamento che investe anche solo parte della società ci sono favorevoli e contrari. I primi vedono nel cambiamento un'evoluzione della scrittura e quindi un'istruzione scolastica più spendibile sul mercato del lavoro. Altri esperti, invece, si dicono contrari, perché l’addio al corsivo potrebbe creare disagi a quei bambini che frequentano scuole dove non ci sono abbastanza computer. C'è poi chi fa notare che la scrittura aiuta i bambini a sviluppare le abilità motorie e le funzioni del cervello, e suggerisce che per questi motivi la scrittura potrebbe essere sostituita con l'insegnamento del disegno o di tecniche artigiane. Il dibattito è solo all’inizio e ancora apertissimo. Di sicuro, però, i responsabili dei sistemi educativi nazionali farebbero bene ad approfondire il tema. Prima che gli eventi e le nuove tecnologie decidano per loro. |