Invalsi a rischio chiusura?

 Tuttoscuola, 15.12.2014

Doppia protesta davanti all'ingresso del ministero dell'Istruzione in concomitanza con la presentazione dei risultati della consultazione su "La Buona scuola".

Una delegazione del Coordinamento delle scuole di Roma - lavoratori autoconvocati si è presentata davanti al Miur con un pacco di mozioni, deliberate dai collegi docenti, critiche nei confronti del documento del Governo. "Ne abbiamo raccolte oltre 200. Sostanzialmente bocciano il piano del Governo, ma non ce le fanno consegnare", spiegano i manifestanti ai giornalisti.

Ma assai più clamorosa e sorprendente è la protesta, che si svolge a poca distanza dalla prima, inscenata da un altro gruppo di lavoratori, dell'Invalsi. "Nella Buona scuola un punto centrale riguarda la valutazione. E il nostro Istituto che dovrebbe coordinare il Sistema nazionale di valutazione si trova oggi, 15 dicembre - dicono - totalmente privo delle risorse economiche necessarie per svolgere questo importante compito. I 60 dipendenti a tempo determinato termineranno il loro contratto di lavoro il 31 dicembre e non ci sono soldi per rinnovare i contratti. I 30 dipendenti a tempo indeterminato non potranno in alcun modo ottemperare ai compiti previsti, compresa la prova Invalsi all'esame di Stato".

La notizia circolava da qualche tempo, ma sembrava inverosimile che non si potessero trovare le risorse per consentire all'Invalsi di continuare a fare il suo lavoro, viste anche le molte aspettative che esso aveva suscitato negli ultimi anni, il peso assegnato alla valutazione dal documento 'La Buona Scuola' e la recente entrata in funzione del Sistema Nazionale di Valutazione. Invece, a quanto pare, nessuna soluzione è stata ancora trovata.