Docenti precari con almeno 36 mesi di servizio:
spetta il risarcimento e scatti anzianità

Risarcimenti per i docenti precari con almeno 36 mesi di servizio continuativo: attivano le sentenze dal Tar di Torino.

di Maria Francesca Massa, The Blasting News 7.12.2014

In base all'ultima sentenza del Tar di Torino, il personale della scuola precari con almeno 36 mesi di servizio continuativo deve essere assunto con contratto a tempo indeterminato o indennizzato. Il tribunale di Torino diventa tra i primi ad accogliere la sentenza della Corte Europea in materia di stabilizzazione dei precari, la stessa sentenza che pare non essere stata ancora visionata e passata al vaglio del Governo Renzi. Il primo caso di risarcimento e riconoscimento degli scatti di anzianità maturati con un contratto di lavoro a tempo determinato è di un docente della scuola di istruzione secondaria di I primo grado, che di seguito a un precariato di 7 anni ha fatto ricorso e avuto riscontro positivo.

In arrivo i risarcimenti per i prof precari

La sentenza della Corte europea è stata chiara: un docente con almeno 36 mesi di servizio deve essere assunto o ottenere un risarcimento. La modalità di assunzione che vige nel comparto scuola è illegittima, pertanto i ricorsi portati avanti dagli insegnanti che si ritrovano nella medesima situazione (e sono tanti) hanno pieno diritto di richiedere una somma di denaro corrispondente al danno arrecatogli e il riconoscimento degli scatti di anzianità che si sarebbero maturati con l'immissione in ruolo. Una sentenza che avvia i risarcimenti del personale della scuola precario e che se dovesse essere applicato a ogni insegnante che rientri in tali requisiti, le casse del Ministero della Pubblica Istruzione crollerebbero in pochi mesi.

Buone notizie dunque per il precariato della scuola, anche se l'inseguimento del ricorso, soprattutto nel comparto scuola, sta diventando l'unico strumento per l'ottenimento dei propri diritti lavorativi. Il riconoscimento del risarcimento per gli anni nel precariato e gli scatti di anzianità sono stati ottenuti, ma non è stata disposta l'assunzione del docente. L'immissione in ruolo è infatti possibile esclusivamente con il concorso a cattedra o, se verrà avviato il piano straordinario di assunzioni del Governo Renzi, tramite la permanenza nelle Graduatorie ad esaurimento. Si attende dunque anche il parere della Corte costituzionale, la quale è chiamata a esprimersi, giudicando l’art.4 della legge n. 124 del 1999, che prevedeva di coprire i posti vacanti con incarichi di supplenza annuali, in previsione dell’espletamento delle procedure concorsuali per l'immissione in ruolo dei docenti aventi diritto. Il giudizio della Corte costituzionale dovrà definire le regole di reclutamento e la tipologia di contratto da sottoscrivere, e come ha sottolineato il leader del Movimento Cinque Stelle, la dilatazione dei tempi nelle assunzioni non può che comportare un altro cospicuo numero di ricorsi.