Scuole più sicure, diritto allo studio, Ict: ecco le richieste di fondi per il piano Juncker I progetti presentati dai Paesi Ue per partecipare al programma da 315 miliardi lanciato dal Presidente della Commissione: le anticipazioni di «Science Business». di Alessia Tripodi, Il Sole 24 Ore 3.12.2014
Istituti scolastici più efficienti dal punto di vista energetico, più computer nelle aule, ampliamento delle strutture per ricerca e sviluppo, potenziamento dei prestiti per gli studenti. Sono questi i settori sui quali gli Stati membri vogliono concentrare gran parte dei 315 miliardi di euro del piano Juncker secondo il portale ScienceBusiness , che ieri ha anticipato le proposte di finanziamento con le quali i Paesi Ue hanno risposto al bando aperto dal presidente della Commissione Ue in occasione del lancio del programma di finanziamento 2015-2017 (clicca qui ).
L’Italia punta sugli edifici scolastici
Le proposte - Finlandia: 7 milioni di euro per EduCloud, servizio Web per la condivisione di materiali didattico in tutte le scuole del Paese - Croazia: 72 milioni per l’università della Scienza e il Parco tecnologico di Fiume - Ungheria: 170 milioni per una rete di collaborazione tra istituti di ricerca, Pmi e istituti di istruzione superiore (programma che usufruisce anche dei fondi strutturali 2014-2020) Ict e formazione: - Francia: 24 miliardi per l’acquisto di pc nell’arco di sei anni - Italia: 8,8 miliardi per il programma di messa in sicurezza degli edifici scolastici e di formazione Ict per i docenti previsto da La Buona Scuola - Irlanda: 200 milioni per la didattica multimediale
Modernizzazione delle strutture universitarie
Riqualificazione infrastrutture per l’infanzia
Diritto allo studio |