Pensioni, quota 96, indulto, amnistia, Riforma Lavoro, Sistri: novità ad oggi

Sono tante le questioni lasciate in sospeso dal governo Renzi, dai quota 96 del mondo della scuola ai temi di amnistia e indulto nella giustizia.

di Marianna Quatraro, Business on line 27.12.2014

Come da tradizione, la fine dell'anno fra legge di stabilità e decreto milleproroghe porta con sé molte novità. Per quanto riguarda le pensioni si segnalano 2 correzioni alla legge Fornero (la cancellazione di alcune penalizzazioni e la fissazione di un tetto agli assegni d'oro), l'aumento della tassazione sui fondi pensione e la nomina dell'economista Tito Boeri alla presidenza dell'Inps. Nessuna risposta sui quota 96 del mondo della scuola: gli emendamenti alla manovra sono stati respinti per assenza di copertura finanziaria. Se ne parlerà con il piano di riforma della scuola?

La nuova era per il mercato del lavoro entrerà in vigore appena completato il passaggio parlamentare e qualche modifica sarebbe ancora possibile, anche se il premier Renzi si è assunto piena responsabilità: "Ho deciso io", ha detto. In ogni caso, se è che vero che si modificano le tutele in caso di licenziamento illegittimo, resta il reintegro quando si è stati cacciati per vie discriminatorie o nulle per legge. La riassunzione vale anche per i licenziamenti disciplinari. In tutte le altre situazioni, tutto si risolve con un indennizzo, che va da un minimo di 4 mensilità a un massimo di 24, ridotte a 6 per le aziende sotto i 15 dipendenti.

In ambito giustizia, se il ministro Andrea Orlando afferma che l'emergenza carceri "non si risolve una volta per tutte", il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano potrebbe fare un riferimento alle questioni amnistia e indulto nel tradizionale discorso di fine anno, che potrebbe essere l'ultimo del suo secondo mandata.

Al fotofinish è poi arrivato l'atteso slittamento dei tempi di applicazione delle sanzioni legate al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti. L'appuntamento è per il 31 dicembre 2015. Nell'arco dei prossimi 12 mesi il Ministero dell'Ambiente cercherà una soluzione alternativa a uno strumento che ha ricevuto pochi apprezzamenti. Nel decreto milleproroghe è stato anche fissato il divieto di conferimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico inferiore a 13.000 Kj/Kg ed è stato dato il via libera alla pubblicazione di bandi di gara e affidamento dei lavori relativi a interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.